Con l’istituzione della sosta a pagamento per le bare nel cimitero di Isola del Liri pensavamo di aver toccato il fondo. Purtroppo non è così. C’è di più e di parecchio singolare. Fra le tombe a terra e negli spazi verdi, dove l’erba cresce rigogliosa, è stato notato un asino. Avete letto bene: un asino.
Quando ci è stata “sussurrata” la notizia dell’asino, non del cavallo, (non come alla gente di Montemontano per l’antenna) abbiamo esternato le nostre perplessità. Non ci pareva vero. “Va bene, come mi riesce ti mando una foto“. Puntuale come un orologio svizzero è arrivata la foto. Ora, non sappiamo e non vogliamo sapere cosa è successo, ma se l’asino è stato utilizzato come “decespugliatore” naturale consigliamo le caprette, sono più efficaci. Mangiano tutto, pure le spine.
Sulla gestione del cimitero è arrivato il momento di accendere i fari. Per adesso poniamo solo una domanda: quali sono le imprese edili e i marmisti che eseguono i lavori?
AUDAX