L’immagine è un po’ sfocata ma il sostantivo si legge benissimo. VERGOGNA c’è scritto su uno striscione che stamane, molto presto, è comparso sulla barriera del ponte di via Po. Non è chiaro chi l’abbia posizionato, quasi certo il motivo.
Un paio di giorni fa, infatti, nello stesso punto era stato installato un altro striscione innocuo, celebrativo. Anche questo rapidamente rimosso (pare dalla Polizia Locale) in cui gli amici di Michele, un ragazzo morto cinque anni fa in circostanze drammatiche (gli fu fatale una caduta mentre si trovava nell’aereoporto di Barcellona), hanno inteso rivolgere al compagno deceduto gli auguri di buon compleanno proprio nel giorno della sua nascita. Evidentemente la rimozione, apparentemente legittima, non è affatto piaciuta e così in via Po è stato dispiegato il secondo striscione recante la scritta VERGOGNA.
Nella circostanza l’accento finisce sulla tolleranza. A volte c’è, a volte non c’è.
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