PUNTURE DI SPILLO

ISOLA DEL LIRI – QUADRINI MOLLA IL PD MA SBAGLIA… AZIONE

Sulle orme del babbo. Nella sua lunga carriera politica e amministrativa, costellata di successi elettorali, Vincenzo Quadrini ha cambiato casacca parecchie volte. Ha iniziato scaldando i motori con i Saragattiani del Sole nascente, ha gradito l’ombra del Campanile mastelliano, si è riparato con lo scudocrociato di Lorenzo Cesa, ha abbracciato la grande Quercia. Un percorso politico che il figlio Massimiliano Quadrini ha già, in gran parte, seguito e che questa mattina ha “arricchito”, per molti impoverito, con una nuova Azione. Così come fece il babbo con Cesa, questa mattina il sindaco di Isola del Liri, Massimiliano è andato a Roma a fare una bella foto. Niente altro.

Ha provato a spiegare così: “Azione con Carlo Calenda, rappresenta una forza politica aggregante…”. Sul Pd: “Ringrazio il Partito Democratico per le opportunità che mi ha offerto e per il sostegno che mi ha garantito…”.

La scelta di Quadrini appare molto affrettata, di pancia. Non ha gradito la mancata candidatura alla Presidenza della Provincia ed ora spera di fare il gran salto in Regione, ammesso che Azione raggiunga in quorum. A livello locale è un vero e proprio terremoto. Non tutti lo seguono, alcuni non possono, altri non vogliono. E comunque cede, senza combattere, il Pd ad Antonella Di Pucchio che tre anni fa era stata addirittura espulsa. La Di Pucchio, in questi anni, ha taciuto e lavorato. E’ rientrata a testa alta nel Pd e da prima degli eletti al Consiglio provinciale. Ora Quadrini gli spalanca le porte del Pd e del Municipio. Un’Azione fallimentare. Il babbo ha spesso cambiato casacca. Quasi sempre ha indovinato. Ma non sempre l’arte del padre è mezza imparata. A volte si sbaglia… Azione. E il consigliere regionale Mauro Buschini adesso sarà costretto a fare i selfie altrove. Non più sotto la cascata.

Per scelta riportiamo un solo commento, quello del capogruppo consiliare di minoranza, avvocato Diego Mancini: “Anche se a me personalmente la Matematica non è mai piaciuta, le mie indimenticabili Professoresse di Matematica Leonarda Pizzuti e Giovanna Monorchio mi hanno insegnato che alla fine di ogni Teorema si usava l’espressione C.V.D. (Come Volevasi Dimostrare)!”.

Tommaso Villa