La decisione di far tagliare le catene che delimitavano alcuni parcheggi in piazza Abate Pistilli, nel centro storico di Isola del Liri, desta perplessità, fa discutere ed espone il Comune a non pochi rischi. Tutto ruota intorno alla proprietà dei suoli. Dagli atti pubblici e dalle visure effettuate ieri mattina presso l’Ufficio provinciale del territorio emerge chiaramente che la proprietà delimitata dalle catene è privata. E in Municipio avrebbero dovuto saperlo bene: non da oggi, ma dal 2003. In occasione del progetto denominato “Contratti di Quartiere” un tecnico della Città, per conto dell’Amministrazione comunale scrisse a tutti i proprietari, compresi quelli che hanno delimitato le aree con le catene, per ragionare sulla cessione delle particelle all’ente locale. La cessione saltò, gli atti restano. E non si può dire che il Comune ha asfaltato. E’ stato speso denaro pubblico per sistemare aree private. Si può fare o è un abuso? E’ un danno erariale? Ma veniamo a fatti più recenti. Il 24 agosto del 2020, i proprietari delle aree hanno scritto al sindaco, ragionier Massimiliano Quadrini e al Comandante della Polizia locale chiedendo il permesso per realizzare una “recinzione minima” con catena e paletti. In 13 mesi nessuna risposta. Ora le catene sono state tagliate. I proprietari delle aree interessate, dove campeggiava la scritta “Proprietà privata”, tramite il loro avvocato hanno formalizzato un accesso agli atti. Facile prevedere che il caso sarà esaminato nelle aule del Tribunale di Cassino. Tutto ciò mentre parcheggiare è sempre più difficile, l’interrato di Trito è chiuso, il multipiano del Viale Garibaldi è aperto solo un piano, ma il senso unico: “Funziona e prosegue”.
Tommaso Villa