L’esilio del Liri Blues Festival sta per finire. A 34 anni dalla prima edizione la manifestazione torna nella Città di Isola del Liri. Certamente una notizia positiva. Resta il fatto che la manifestazione musicale è stata costretta all’esilio e su queste responsabilità si sta stendendo un pietoso velo di silenzio. Ma c’è ancora di più e di più grave. L’altro pomeriggio 5 amministratori comunali di Isola del Liri, qualcuno ha avuto la decenza di non farsi vedere, hanno indossato le penne del pavone e trionfalmente presentato la prossima edizione del Liri Blues Festival. Ma, a quell’evento riservato solo ai pavoni, mancava chi l’evento lo consentirà. Mancava chi ci metterà dentro il denaro. Eppure era proprio il 17 maggio. Non un giorno qualsiasi ma il giorno nel quale si festeggia uno tra i più importanti discepoli di San Francesco. A chi vi ha consentito di indossare le penne del pavone, avete almeno fatto gli auguri di buon onomastico? E non una volta: 10mila volte. Avete ignorato chi porta il nome del francescano che visse a Loreto così come avete fatto con chi porta il nome del benedettino che fu amministratore… regionale e del monastero di Montecassino. Le vostre Azioni non vi porteranno lontano, prima o poi vi chiuderanno i rubinetti e resterete senza acqua. Tanto le conseguenze le pagherà la Città. A Pasquale, Mauro, ma anche a Sara, Rossella, Francesco e a Antonio la nostra solidarietà. E state attenti a chi si appresta a fare il triplo gioco. Non il doppio.
Tommaso Villa