Sull’infornata di Allumiere c’è un silenzio sospetto, molto sospetto. L’altro giorno si è tenuta una seduta del Consiglio comunale del piccolo centro durante la quale è stato impedito al consigliere regionale Chiara Colosimo di prendere la parola. Sono passati tre giorni, siamo arrivati al 2 maggio e stasera c’è attesa per verificare se il giornalista Massimo Giletti se ne occuperà nella trasmissione di La7 Non è l’arena, come già fatto in altre occasioni.
Pare proprio di Si. A livello locale chi non molla la presa è l’ex vice sindaco Angelo Caringi che attacca: “Emergono fatti e commenti sempre più imbarazzanti sulla concorsopoli di Allumiere. È rimasto solo il nostro sindaco, rag. Massimiliano Quadrini ad affermare che non c’è nulla di anormale in quelle procedure ed a sostenere l’assessore Massimo D’Orazio coinvolto in quella vicenda”.
Angelo Caringi arriva a ironizzare così: “Massimiliano Quadrini sindaco di Allumiere”. Il maldestro tentativo di infilare la polvere sotto il tappeto cozza contro le iniziative del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che ha chiesto a Marco Vincenzi e Alessio D’Amato di fare “pulizia”, di bloccare i concorsi anche alle Asl e di allontanare le persone “chiacchierate”. Per il sindaco di Isola del Liri, ragionier Massimiliano Quadrini: “Non c’è nulla di anormale in quelle procedure”. Cosa significa anormale? E’ anormale ciò che rappresenta un’infrazione a schemi, regole o norme. E’ anormale ciò che è inconsueto, inspiegabile, difficilmente giustificabile, o ammissibile. Zingaretti lo ha capito molto bene, Quadrini no. Chissà perchè?
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