Promessa mantenuta. Gesto D’Amore fatto. La panchina delle vecchiette di via Carbonelli nel centro storico di Isola del Liri, è stata fatta posizionare sulla collina di San Sebastiano (nella foto). Un luogo fresco e ventilato che le vecchiette, con la loro risaputa agilità, raggiungeranno velocemente seguendo il percorso che il mitico professor Gennaro faceva fare, negli anni ’70 dello scorso secolo, ai suoi studenti. Ma non può essere esclusa l’ipotesi che vanga istituita una navetta, come quella che dalla Boimond porta i ragazzi in centro le sere della movida.
Comunque le vecchiette saranno vicine al Patrono dei sofferenti e non importa se per loro, come per il santo, siamo quasi al secondo martirio. San Sebastiano, soldato e martire, fu flagellato e creduto morto. Era ancora vivo. Fu flagellato la seconda volta. Alle vecchiette di via Carbonelli il primo flagello è stata la rimozione della panchina, il secondo è la lunga attesa per il suo riposizionamento. Se il Bernini fosse ancora vivo rifarebbe la sua ultima scultura ma gli cambierebbe nome: “Salvator Isola”. Nella Basilica di San Sebastiano a Roma c’è il “Salvator mundi”, ci sono le frecce che trafissero il Patrono dei sofferenti, c’è il cippo al quale fu legato, c’è la sua sepoltura. A Isola del Liri, da ormai diverse settimane, c’è una promessa, si attende un gesto D’Amore. Virgilio avrebbe detto: “Omnia vincit amor”, l’amore (per le vecchiette – ndc) vince ogni cosa, supera tutti gli ostacoli.
AUDAX