Nella Città asservita alla movida, per entrare in una gioielleria (nella foto) bisogna superare un incredibile sbarramento di fioriere, pedane, tavoli, sedie e ombrelloni. Nella Città asservita alla movida, per parcheggiare e andare in farmacia, bisogna sperare che chi ha parcheggiato nello stallo riservato ai disabili, senza averne titolo, si sposti. Nella Città della movida, in via Carbonelli per fare posto a due fioriere, è stata rimossa una panchina che utilizzavano le vecchiette del centro storico per fare quattro chiacchiere al fresco.
A Isola del Liri avviene anche tutto questo, mentre gli amministratori comunali dopo aver ridotto il corso Roma a un vicolo, stanno a guardare. Per il sindaco, ragionier Massimiliano Quadrini il senso unico: “funziona e prosegue”.
Ma torniamo alla gioielleria e a tutte le attività commerciali “nascoste” da pedane, fioriere, tavoli, sedie e ombrelloni. Voi cosa pensereste se la vostra attività commerciale venisse “oscurata” a tal punto da apparire come la prosecuzione di un pubblico esercizio? Voi cosa pensereste se il parcheggio antistante alla vostra attività commerciale venisse messo a disposizione di un pubblico esercizio? Che ne pensa e che dice la Consulta per il commercio? E’ arrivato il momento di assumere iniziative per consentire anche alle attività commerciali di lavorare. Altrimenti revocate tutte le licenze, fatele chiudere e fate aprire altri bar, pizzerie e ristoranti. Avanti tutta.
AUDAX