Dal nostro attento lettore Carlo Reale riceviamo e pubblichiamo.
“C’era una volta un fiume, il Liri e una grande Cascata. Sul promontorio che forma la Cascata Grande e quella del Valcatoio c’era (c’è) un bel Castello e in un angolo del giardino, c’era (c’è) una piccola cappella dedicata alla Madonna delle Grazie. Ogni anno, nei giorni 17-18-19 Settembre si celebra la festa in quella piccola chiesa e da tempo immemore in occasione di quei festeggiamenti i castellani proprietari del maniero concedevano “generosamente” ai fedeli della Madonna e al “popolo plebeo” di accedere alla chiesetta, ai giardini, agli spazi prospicienti la Cascata (dalla mattina del 17 alla sera del 19 Settembre). Fino ad alcuni anni fa ci si poteva addirittura affacciare al fantastico verone sulla stessa Cascata. Poi, per “ragioni di sicurezza” quell’accesso è stato vietato. Quest’anno “finalmente” la sorpresa conclusiva: l’accesso al castello è consentito solo durante le manifestazioni religiose e civili. Dicono sia per ragioni di sicurezza e per questo deve essere predisposto un servizio di Protezione Civile per evitare (forse) che qualcuno si butti (addirittura) a precipizio direttamente dalla Cascata Grande.
La prima considerazione che si può fare è quella che da tempo immemore non ci sono mai stati problemi di pericolosità legati alla Cascata e che il “popolino” ha sempre visitato quei luoghi con grande rispetto e correttezza. A questo punto per le stesse “ragioni di sicurezza” sarà necessario istituire un servizio di sorveglianza permanente (24 ore su 24) su tutti i ponti che attraversano il Liri per evitare qualsiasi tentativo di suicidio in tutto il territorio comunale. Considerazioni finali: Tutto è più Sicuro, Asettico, Burocratico, Impeccabile ma … Non c’è più la festa popolare della Madonna delle Grazie. Non c’è più niente che doni alla gente comune oltre all’attimo di devozione, anche un briciolo di svago, di serenità. Tutte le Autorità e tutte le Proprietà sono al sicuro da ogni imprevisto. E’ Finita Un’Epoca… Che Tristezza”.
Alle riflessioni di Carlo Reale ne aggiungiamo una noi e riguarda l’Amministrazione comunale. I timori dei proprietari del castello sono comprensibili, proprio per questo chi ha la responsabilità della Protezione civile avrebbe dovuto mettersi in Azione per garantire un adeguato servizio e la sicurezza dei luoghi. Ciò non è avvenuto e il popolo è rimasto fuori dal castello.