Il Corso Roma con l’istituzione del senso unico è diventato un “vicolo” e, tra le altre cose, non consente l’organizzazione di manifestazioni sportive. Ecco cosa ne pensa il presidente dell’Asaci Angelo Caringi: “Nel corso dell’ultimo consiglio comunale si è accesa una discussione polemica sulle cause del mancato svolgimento della Cascatalonga e si è accennato, tra le righe, anche al mancato svolgimento della gara ciclistica. Ci si riferiva chiaramente al Circuito della Valle del Liri e quale presidente dell’Asaci tengo a precisare:
– è vero che l’amministrazione comunale non ha ricevuto richieste in merito e che rispetto a quanto da noi invece richiesto (nulla osta per transito su via Roma, via Pirandello e via Napoli oltre al supporto della protezione civile) si è prontamente attivata per un parere positivo;
– è altrettanto vero, vista l’impossibilità rispetto al tipo di manifestazione di un utilizzo di corso Roma e via Verdi unitamente alle valutazioni fatte insieme ai miei collaboratori di utilizzo di strade e siti alternativi in relazione a problematiche di viabilità, logistica, traffico e sicurezza dei partecipanti che non ci hanno assolutamente permesso di realizzare la manifestazione ad Isola del Liri, che abbiamo evitato di inoltrare qualsiasi richiesta in tal senso all’amministrazione comunale ovvero di trovare soluzioni alternative in Comuni a noi vicini;
– non c’è dubbio che la nuova disposizione del corso Roma rappresenta ormai un ostacolo allo svolgimento di manifestazioni sportive, e non solo, di un certo livello che avrebbero tra l’altro proprio nella presenza della Cascata e del caratteristico centro storico il loro valore aggiunto; evidentemente questa amministrazione comunale non ritiene lo sport un valore di crescita e di promozione sociale, culturale e turistica così come è evidente che ormai il centro cittadino e la Cascata sono ormai appannaggio dei soli frequentatori della movida serale;
– un’ultima considerazione, forse la più importante, che emerge da questa vicenda è l’assenza ad Isola del Liri di politiche per lo sport e del delegato allo sport. Le restrizioni della pandemia hanno messo in ginocchio l’attività delle piccole società sportive locali e le difficoltà per ripartire sono sotto gli occhi di tutti. Un’amministrazione comunale che non vive le problematiche delle proprie associazioni sportive, che non conosce le associazioni presenti sul territorio e l’attività che svolgono, che non cerca di affrontare le difficoltà della pandemia e programmare una ripartenza delle attività, che aspetta che le cose le vengano chieste, che pensa di risolvere tutto poi in quattro e quattr’otto senza conoscere le responsabilità e gli adempimenti cui incorrono gli organizzatori di manifestazioni sportive, che pensa che basti essere stati sportivi da giovani per delegare qualcuno ad occuparsi di politiche dello sport. La costituzione della consulta dello sport, ad esempio, è rimasta solo uno slogan della campagna elettorale. Isola del Liri sport unfriendly“.