Lo scorso mese di dicembre il sindaco di Isola del Liri, ragionier Massimiliano Quadrini dichiarò guerra alle potenti e ben armate pecore che avevano arditamente “invaso” il Monumento naturale di Tremoletto. L’arma che il primo cittadino brandì con grande forza contro le pecore fu l’ordinanza numero 126 firmata il 29 novembre.
Impose alle pecore, e non solo a loro, il divieto di pascolo e di… circolazione vagante. L’ordinanza del sindaco, sulla quale ironizzammo, aveva motivazioni di tutela delle tante persone che frequentano quel bel luogo dove sono stati realizzati interventi per migliorarlo. Ora, però, quelle pecore potrebbero essere utili, molto utili. Il sindaco farebbe bene a firmare l’armistizio con le pecore e farle entrare nel Patto per Tremoletto, una sorta di Nato cittadina. In questo modo le utilizzerebbe come un carro armato contro i serpenti che adesso, grazie anche all’erba altissima e incolta, scorazzano liberamente nel Monumento naturale. L’ordinanza di divieto di pascolo e di … circolazione vagante potrebbe essere estesa anche ai serpenti ai quali le pecore, mangiando l’erba, toglierebbero la possibilità di nascondersi. In questo modo si potrebbe anche far pace con chi alleva e pecore e da mesi è costretto a comprare fieno che a Tremoletto si spreca e i serpenti usano per nascondersi. Alla gente, in particolare alle donne che frequentano il meraviglioso luogo, forse farebbe più piacere vedere le pecore brucare che i serpenti strisciare. O no?
Tommaso Villa