Riceviamo e pubblichiamo:
Il 12 maggio del 1799, giorno di Pentecoste, i giacobini, ritirandosi dal napoletano in direzione di Roma, piombarono all’improvviso su Isola del Liri. E qui si resero autori di una strage inaudita quanto assai poco conosciuta, passando per le armi ben 537 persone. Di esse 350 si erano ritirate a pregare nella chiesa di San Lorenzo, nei pressi della cascata più grande. Ma gli empi soldati d’oltralpe non rispettarono neanche quel luogo sacro. Di questo massacro sconvolgente che “fece colorare di rosso le acque del fiume Liri”, come testimonia un cronista dell’epoca, i libri di storia non parlano. E’ soprattutto grazie ad alcuni ricercatori locali che di tale evento non si sono perse completamente le tracce. L’Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro”, presieduta da Claudio Saltarelli, ha pensato di dedicare ai “martiri” isolani una “Giornata della Memoria” che si terrà ogni anno il 12 maggio. Giovedì prossimo, alle ore 18.00, si terrà nella chiesa di San Lorenzo una messa, celebrata dal parroco don Alfredo Di Stefano, dedicata alle vittime della violenza bruta dei giacobina. Al termine della funzione sarà brevemente ricordato quel tragico evento. Dopo di che sarà deposto un mazzo di fiori al di sotto della lapide che ricorda nella chiesa l’eccidio. Infine ci si recherà nel vicino fiume e si getterà un cuscino di fiori bianchi nelle acque del Liri. Una cerimonia semplice ma significativa che va finalmente a rendere omaggio a quelle vittime innocenti.