“Vorrei tanto che leggesse queste mie considerazioni. Sarò uno dei pochi a farlo, ma per il bene di Isola, della mia famiglia, della mia attività e di altre attività mi corre l’obbligo. Mi auguro di essere smentito, ma non credo. Il malessere che percepisco anche dagli stessi Bar il cui profitto non può limitarsi al solo periodo estivo, ma va calcolato su 365 giorni mi spinge a farLe ragionare ad un passo indietro sulla scelta politica del senso unico, che tra l’altro fu fatta da altri sindaci in passato e constatarono che in base alla conformazione del paese non funzionava”.
E’ la lettera aperta che un commerciante di Isola del Liri ha scritto al sindaco Massimiliano Quadrini, nella quale si legge: “Buongiorno Signor Sindaco questa nella foto è Isola del Liri, che molti concittadini hanno ribattezzato “Isola del week end”, altri ancora “Isola del sabato sera”. È vero come dite voi è colpa del Covid e su questo nulla da dire, però dopo questa emergenza, vanno prese delle decisioni per il bene di tutti e non solo di alcuni. Io sono commerciante di terza generazione (mio nonno poi mia madre e poi io) e mi fa male vedere questo paese in decadenza e i negozi (i pochi rimasti) sempre vuoti e sempre più in crisi. Le vorrei fare una semplice domanda: ma se Lei dovesse aprire al centro di Isola un negozio di scarpe, un negozio di fiori, un’edicola, una cartolibreria ecc. (e tutti questi negozi che Le ho citato non ci sono) lo farebbe? Il suo commercialista, le prime considerazioni che Le farebbe: ma ci sono parcheggi? c’è gente in giro? Aiuta questo “senso unico” a portare gente a spendere a Isola? Io penso proprio di no. I nostri concittadini per i motivi che Le ho illustrato, con 10 minuti di macchina, vanno a Sora”.