Nel panorama politico provinciale c’era una volta: “L’isola rossa nel mare bianco della Ciociaria”.
Una quarantina di anni fa, la Democrazia Cristiana stravinceva le elezioni un po’ ovunque in Provincia di Frosinone. Un po’ ovunque tranne che a Isola del Liri dove la classe operaia determinava la schiacciante vittoria delle sinistre di allora: il Pci e il Psi. Superate le elezioni politiche ora tutti sono già concentrati verso le regionali. Per questo partiamo proprio dalle regionali del 1980 per capire come si votava allora nella Città delle tre cascate.
Il primo partito fu il Pci con 2672 voti (30%), la Dc il secondo 2066 voti (23,5%), il Psi il terzo con 1794 voti (20,4%), il Psdi dove c’era già Vincenzo Quadrini fu quarto con 1013 voti (11,5%). Allora a destra c’era il Msi, la fiamma tricolore che raccolse 798 voti (9,8%). Dato eccellente rispetto a quello nazionale. A sinistra c’era anche il Pdup (152 voti , 1,7%) ma il termine di paragone con oggi è che i tre partiti di sinistra insieme sfondarono il muro del 60%.
Altri tempi e altri numeri. I voti validi furono 8761, oltre 2500 in più rispetto a domenica scorsa. Ecco i dati delle politiche 1984: Pci 2993 voti, Psi 1558 voti, Psdi 765 voti, Dc 2283 voti, Msi 794. Barra ancora tutta a sinistra. Gli aventi diritto al voto erano 10.767, poco meno del numero degli abitanti di oggi a Isola del Liri con il crollo demografico degli ultimi anni. Alle Europee del 1989 la Dc fu a sorpresa il primo partito con 2505 voti, ma il Pci (2247 voti), il Psi (2026 voti) e il Psdi (651 voti) insieme erano quasi al doppio. Per il Msi soliti numeri: 702 voti.
Quaranta anni dopo la “balena bianca” della Democrazia Cristiana non c’è più. Ma non c’è più neppure “L’isola rossa nel mare bianco della Ciociaria”. Adesso la destra, trainata da Fratelli d’Italia, sfiora il 40% alle politiche. Per le amministrative del 2024 occorre inventarsi un “giovane” Bruno Magliocchetti (nella foto). Sindaco e senatore che partendo dal Msi è riuscito a farsi votare da tutti. O quasi.
ZAC