“Vorrà dire che il mondo deve rassegnarsi a non conoscere mai quella che poteva essere una leader sul modello della Merkel…”. Così, Diana Castellani, nel suo libro: “Una carriera stroncata sul nascere”. Come scrisse Virgilio nelle Georgiche: “Si parva licet componere magnis”, non sappiamo se è lecito paragonare le piccole cose alle grandi. Certo è che: “Il mondo deve rassegnarsi a non conoscere mai quello che poteva essere un leader sul modello di Gramsci”.
La carriera politica di Mauro Buschini è stata “stroncata” dall’infornata di Allumiere. Era presidente del Consiglio regionale del Lazio. Ieri, oggi, domani e chissà per quanti altri giorni il suo nome di grande elettore sarebbe stato scandito alla Camera dei Deputati per l’elezione del Presidente della Repubblica. Per l’infornata di Allumiere è stato costretto alle dimissioni. Il suo nome è stato comunque scandito. Non alla Camera ma nel teatro stabile di Isola del Liri dove si è tenuta la presentazione del libro di Smeriglio. Ma non era solo, al suo fianco, destro non sinistro (nella foto), aveva il suo collaboratore in Regione e assessore esterno… alla cultura del Comune di Isola del Liri, Massimo D’Orazio. Uno di quelli che proprio grazie all’infornata di Allumiere è stato assunto al Comune di Guidonia. Un amico vero vale molto di più di una chiama alla Camera dei Deputati per eleggere il Presidente della Repubblica. L’amico resta, la chiama passa.
Tommaso Villa