GIORNI LIETI

Isola del Liri – Buon compleanno Sonia

Ospitiamo volentieri la lettera di auguri di buon compleanno che la nipote Debora invia alla zia Sonia:

Cara zia Sonia De Ciantis,

Di donne ce ne sono tante, ma di donne come te, poche.
Sei un’ ottima madre, lo sei anche dove non dovresti,
perché il cuore non si misura con i legami di sangue,
ma con quelli dell’anima.

Lo sei per i tuoi figli, lo sei per me,
lo sei perfino per chi è più grande di te.

Ma sei anche un uomo, di quelli veri,
di quelli che non si spezzano, che non temono i doveri.
Hai le mani forti di chi regge il mondo,
ma la grazia di chi lo fa con dita curate, con addosso un bel vestito e un sorriso profondo.

Sul lavoro sei roccia, negli studi tempesta,
hai la tenacia di chi non si arresta.
Eppure cammini con l’eleganza di una regina,
come se la forza non avesse peso, né spina.

Ami senza misura, resti fino alla fine,
anche quando il tempo di qualcuno è ormai alla linea di confine.
Ti metti da parte, assorbi il dolore,
senza chiederti se sia giusto o se senti troppo rumore.
Perché tu non pesi il dare, non calcoli il ritorno,
e anche se il mondo a volte ti spezza, resti sempre il suo bel contorno.

Ci sei per tendere la mano
a chi ha quattro zampe e nessun umano.
Raccogli anime abbandonate per strada,
perché per te nessuno si lascia indietro, comunque vada.
Sei casa e voce per chi non ha parole,
sei amore incondizionato, come quello dei cani che salvi dal dolore.

E poi ci siamo noi, con i nostri cornetti e patatine,
a ridere forte, come due bambine.
Con il mare negli occhi e il vento tra i capelli,
a sentirci libere, senza anelli ma con in mano le conchiglie.
Con i parchi giochi che ci fanno tornare piccole,
perché, in fondo, crescere è solo un dettaglio riguarda cose ridicole.

Per questo ti voglio bene, per questo ti stimo,
perché sei l’eccezione, il coraggio e di chi aiuti il destino.
E allora non ti auguro solo un felice compleanno,
ma un “vivi felice e contenta !” che duri per tutto l’anno…
e per tutti quelli che verranno, sempre insieme a me.

Tua nipote amata,
Scellerata
Debora