Le procedure, tecniche ed amministrative, per realizzare il depuratore intercomunale Isola del Liri – Arpino sono state sospese per 180 giorni. Lo ha chiesto lo stesso gestore delle risorse idriche integrate Acea, a conclusione della Conferenza dei servizi tenutasi lo scorso 16 dicembre. A svolgere un ruolo decisivo è stata la Provincia di Frosinone, Settore Servizi Ambientali Regionali, con la nota protocollata al numero 37171 del 26/11/2021, a firma del Referente Unico Ing. Eugenia Tersigni.
Ecco cosa ha scritto la Tersigni: “…Nelle valutazioni tecniche sono state sollevate una serie di criticità correlate agli elaborati presentati. Emerge, quindi, la necessità che vengano fornite delucidazioni ed integrazioni puntuali volte ad adeguare la documentazione affinché la stessa sia esaustiva delle informazioni richieste e risolutiva delle questioni evidenziate da tutti i soggetti coinvolti. Sulla base di tali premesse è di tutta evidenza che la Provincia di Frosinone è impossibilitata ad emettere parere complessivo di competenza e che, in mancanza di quanto necessario a chiarire e risolvere tali criticità entro i termini di conclusione della Conferenza di Servizi di cui trattasi, tale parere complessivo di competenza dovrà intendersi quale parere non favorevole alla realizzazione degli interventi di cui all’oggetto”.
Per completezza di informazione, occorre aggiungere che durante la Conferenza dei servizi sono emersi altri problemi. Tra questi il fatto che una vasta area di 7.600 metri quadrati sia addirittura boschiva. E non è tutto. Il Comune di Isola del Liri, in relazione agli usi civici ha fatto riferimento alla perizia Giangrande. Ora, sarebbe interessante capire perché per Capitino la perizia Giangrande vale mentre per la Selva no. Forse alla gente della Selva va detta tutta la verità.
Comunque, grazie al ruolo svolto dalla Provincia, le procedure per realizzare il depuratore sono sospese per sei mesi. Al delegato all’ambiente del Comune di Isola del Liri e presidente del Comitato civico di Capitino, dottor Giampaolo Tomaselli suggeriamo la lettura dei verbali. Una copia di tutta la documentazione è a sua disposizione presso la nostra redazione. Un dettaglio finale utile per evitare equivoci. Noi pensiamo che il depuratore sia utile e necessario ma che l’area giusta sia quella indicata, nel 1973, dall’architetto Malusardi. Altro che nei boschi di Capitino.
Tommaso Villa