Sulle polemiche circa l’aumento della tariffa dell’acqua arriva la replica del sindaco Massimiliano Quadrini che giudica ‘fantastiche’ (ma forse intendeva fantasiose) le ricostruzione dell’opposizione. Tuttavia Quadrini non dice tutto. Intanto, ecco la sua nota integrale: “Non è mio costume, in genere, ribattere ad accuse mosse da chi mal interpreta il proprio ruolo istituzionale e/o politico nella nostra città. La circostanza per la quale sono stato chiamato in causa in questi giorni però, merita opportune riflessioni da parte mia poiché riguarda la quotidianità dei nostri concittadini ed un bene assai prezioso quale è l’acqua. Nell’ultima seduta della conferenza dei Sindaci sull’Ambito Territoriale Acea Ato5, del 10 marzo scorso, il sottoscritto, presente durante tutta la seduta, ha riscontrato problemi di connessione che hanno inficiato l’effetto del proprio voto, circostanza questa avvenuta in modalità del tutto evidente ai presenti e debitamente riportata dal Presidente della Provincia Antonio Pompeo. Questo al solo scopo di chiarire efficacemente una ricostruzione dei fatti proposta da Gianni Scala e Angelo Caringi, di fatto tendenziosa e non corrispondente al vero.
Nel merito invece degli atti approvati o respinti dall’Assemblea, è necessario sottolineare che, la proposta di rinvio caldeggiata dal Sindaco di Cassino Enzo Salera, avrebbe impedito l’approvazione del piano tariffario promosso dalla Conferenza dei Sindaci a vantaggio sicuramente del piano proposto da Acea, quest’ultimo presumibilmente più favorevole per il gestore che per i cittadini. Circostanza questa, facilmente desumibile da una lettura più approfondita dei documenti (una attività che consiglio di praticare sia al Caringi che allo Scala, poiché li aiuterebbe molto nello svolgimento dei rispettivi incarichi).
Mi preme inoltre sottolineare – per il profondo rispetto che nutro per la funzione che svolgo ed il ruolo che sono chiamato a ricoprire – che, un Sindaco, non ha ‘amicizie strette’, bensì cerca di mantenere un costante rapporto di collaborazione istituzionale con tutti quei soggetti coinvolti nella vita quotidiana dei propri concittadini, siano essi gestori di servizi pubblici o qualunque altra istituzione di rango diverso. Concetti abbastanza semplici da capire per chi, però, avesse quelle sensibilità e quelle capacità necessarie per amministrare una città, qualità queste che i nostri concittadini non hanno riscontrato né in Gianni Scala, tantomeno in Angelo Caringi, relegando il primo all’opposizione, il secondo al di fuori del Consiglio Comunale”.
Fin qui il sindaco Quadrini, il quale spiega tutto tranne una cosa fondamentale e cioè: se proprio in quel momento, per cause assolutamente accidentali, non si fosse disconnesso, come avrebbe votato? A favore o contro l’aumento delle tariffe? E se sul serio fosse contrario all’aumento, perché non si dissocia?