Dal gruppo politico Insieme per Sora riceviamo e pubblichiamo.
“Il sindaco di Sora, insieme alle sue attività amministrative e alle sue giustificazioni monche, continua da oltre 4 anni a saltare da una criticità all’altra. Ne è esempio il bubbone Gosaf, ormai pronto ad esplodere, che invita una volta in più ad interrogarsi sulle reali capacità di governo di una compagine che, a partire dal 2011, non ha fatto altro che precipitare Sora in un baratro apparentemente senza fine.
In questo caso specifico, è senza dubbio utile che tutta l’opposizione, le cui fila si sono ultimamente rimpinguate, continui a tenere alto il livello di attenzione. Allo stesso tempo, però, va lodata e sottolineata la coerenza di chi, come il gruppo politico Insieme per Sora e gli originari componenti della minoranza, ha sin da subito posto l’accento su alcune storture che non potevano passare inosservate. Siamo partiti dall’opportunità di affidare ad una società come la Gosaf, al centro di mille intrecci giudiziari, un servizio delicato come quello della riscossione tributaria, fino ad arrivare alla questione degli affitti dei locali alla stessa società e degli emolumenti ai suoi impiegati. In simili occasioni, ci chiedevamo e chiedevamo al sindaco di chiarire gli aspetti oscuri di una vicenda che sta ormai diventando un vero paradosso.
Ora, le nuove informazioni emerse arrivano a confermare che la vicenda è tutt’altro che chiusa. Le rabberciate scuse emesse dal sindaco, in chiaro affanno, non fanno altro che sollevare ulteriori interrogativi che, ci scommettiamo, faticheranno a trovare una risposta sensata. Ci si muove agilmente tra presunti conflitti di interesse e somme non ancora riscosse, tra il comprensibile malumore dei lavoratori socialmente utili e quello, ormai palpabile, dei sorani: quando decideranno, gli amministratori, di assumersi ogni responsabilità e ammettere di aver commesso una grave serie di errori? Crediamo che il sindaco abbia sufficienti elementi per valutare di fare un passo indietro. Le sue dimissioni potrebbero essere l’unico, vero atto di buona amministrazione”.