Da ‘Insieme per Sora, riceviamo e pubblichiamo:
“Il Consiglio comunale di venerdì 9 maggio, oltre alla surroga del consigliere Serafini con Alessandro Mosticone, ha previsto l’approvazione del rendiconto di gestione per l’anno 2013. Un documento di fondamentale importanza, che di certo è anche utile per un ulteriore bilancio su quanto prodotto (!) da questa amministrazione comunale in tre anni di attività. Riteniamo che anche l’occhio meno attento, magari anche solo guardando il pietoso stato delle nostre strade o l’imperante degrado urbano, abbia ormai compreso che c’è ben poco da essere soddisfatti.
Ebbene, verrebbe da dire che, in questo senso, le parole sono praticamente superflue, visto che il fallimento è sotto gli occhi di tutti! Stilare un elenco del ‘vorrei ma non posso’ dei nostri eroi è impossibile, vista l’incredibile mole di progetti affossati, idee confuse, iniziative naufragate, maggioranze cangianti, che hanno reso la vita amministrativa a dir poco scoppiettante. La cronica esiguità dei finanziamenti regionali, la totale assenza di referenti politici a livelli istituzionali superiori, l’impossibilità di mettere in atto una qualsivoglia progettualità politica: ecco soltanto alcune delle emergenze che, in Comune, si ostinano ad ignorare. Da un’amministrazione che voglia fare i bilanci, ci aspetteremmo una matura presa di coscienza in merito, ma nulla.
Alla luce di tutto ciò, come si può pensare di fare un buon lavoro nel gestire un territorio così bisognoso come Sora? Si tratta di cicatrici troppo evidenti per essere nascoste! E non è tutto, perché intervengono anche altri fattori ad aggravare il quadro generale: le aziende municipalizzate sono in passivo, i revisori dei conti hanno da ridire sulla scarsa trasparenza amministrativa, gli ex Lsu si sono ritrovati senza protezione. Se di consuntivo si tratta, allora il giudizio negativo deve essere più netto che mai. Le questioni sul tappeto sono troppe e troppo gravi per essere sottaciute: il tema dei debiti fuori bilancio, l’aumento continuo delle spese da sostenere, la mancata istituzione del comitato di controllo di gestione. Vorremmo fosse chiaro che, in questo momento, stiamo ponendo problemi di carattere esclusivamente politico-amministrativo che, a nostro giudizio, non lasciano scampo. La bocciatura è senza appello.
Ad ultimo, ci sia consentita una provocazione: viene da chiedersi, per certi versi, in quale situazione ci troveremmo, oggi, se nelle elezioni comunali del 2011 le cose fossero andate diversamente. Pur non avendo la controprova, diciamo: saremmo in condizioni migliori. Una cosa, però, è già certa: il credito è abbondantemente finito e i cittadini sanno perfettamente che nulla di buono è stato fatto. Se si votasse oggi…”