“Mondo produttivo, Terzo settore, Sostenibilità: quali prospettive di integrazione?”. Francesco De Angelis (foto), presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Lazio – la cui nascita si concretizzerà ufficialmente nei prossimi giorni – ha partecipato questa mattina ad una tavola rotonda inserita nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da Asvis, l’Agenzia Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Un incontro incentrato sulle prospettive di integrazione tra il mondo del sociale, della produzione e della sostenibilità. Ad organizzarlo Eticae-Stewardship in Action, in collaborazione con la cooperativa sociale onlus Altri Colori.
«Quello di oggi è un confronto particolarmente utile, soprattutto perché sempre di più si avverte l’esigenza di una collaborazione e di un confronto costante tra mondo produttivo e terzo settore. Un dialogo necessario – ha commentato il presidente De Angelis – per arrivare ad una perfetta sincronia tra quelli che sono i bisogni della società civile e, nello stesso tempo, la necessaria tutela dell’ambiente in cui viviamo. Si chiama sostenibilità, che non è una semplice parola, ma il motore indispensabile per poter innovare. La mia idea è quella di passare subito all’azione, mettendo in campo idee e progetti, lavorando insieme su alcune innovazioni. Come Consorzio di Frosinone abbiamo di recente sviluppato un’iniziativa sulla decarbonizzazione, ma ce ne sono diverse altre che abbiamo sostenuto sul tema dell’economia circolare. Per tutti noi questa è una sfida che dobbiamo vincere, una scommessa per favorire un nuovo modello di sviluppo. Non dimentichiamo che noi siamo in una fase di transizione post pandemia, durante la quale abbiamo compreso come i modelli di sviluppo innovativo siano sempre di più necessari. All’interno di questa fase di transizione, che ci proietta verso un’epoca nuova, il mondo dell’economia produttiva e del terzo settore devono saper cogliere insieme tutti gli elementi di trasformazione per un nuovo modello di sviluppo più inclusivo e più equo. Chiaramente in una visione condivisa».
Il presidente De Angelis ha poi puntato il dito, durante il suo intervento, sull’innovazione. «L’innovazione è determinante e bisogna investirci. È determinante per il terzo settore, per la cittadinanza attiva e per il mondo produttivo, oltre che per la qualità stessa delle scelte politiche. È per questo motivo che la sfida che ci aspetta è quella di saper coniugare sempre di più concetti come mercato, persone, comunità, sostenibilità. La sfida è questa, che noi abbiamo affrontato anche nel processo di costruzione del Consorzio unico, dove stiamo facendo un’operazione molto importante. Perché in questo caso non parliamo solo di un processo di semplificazione che porterà alla sintesi di cinque diversi consorzi pronti a fondersi in uno. Noi abbiamo messo in campo un progetto di riforma in cui sarà la mission a cambiare, adeguandosi ai tempi attuali. Oggi ci attendono nuove sfide e diversi sono gli obiettivi e il modo in cui si raggiungono. Oggi c’è bisogno di innovare, con strumenti che possano rispondere alle domande di crescita, di sviluppo e di sostenibilità ambientale».
A tal proposito il presidente De Angelis ha fatto riferimento anche al progetto della Fabbrica del bello, con la realizzazione di opere infrastrutturali all’interno delle aree industriali con totem illuminati, videosorveglianza, aree verdi, segnaletica. «La fabbrica del bello – ha sottolineato Francesco De Angelis – mette insieme due visioni. Opere infrastrutturali in cui efficienza, funzionalità e praticità si fonderanno con i concetti di bellezza, armonia ed equilibrio. Lo sviluppo economico resta la nostra missione, che oggi più che mai va portata avanti tenendo presente il concetto di sostenibilità. È allora necessario far fronte alle necessità e alle aspirazioni di uomini ed imprese e tutto questo, nel nostro Paese, non può prescindere dalla bellezza».
Di una cosa il presidente De Angelis è convinto: «L’innovazione non è più rinviabile e il mondo produttivo deve avviarsi alla partecipazione, anche aprendo le porte del mercato alle nuove generazioni. Le imprese sono chiamate a dare un esempio in questo senso, poiché la sostenibilità deve essere il motore per poter innovare. Partiamo da qui, sperando che ci siano altre occasioni di confronto per continuare a viaggiare in questo modo».