Il gruppo politico Insieme per Sora torna a parlare del caso del progetto dei lavori di ampliamento affidati al figlio del consigliere Celso Costantini. Lo fa rispondendo alla presa di posizione assunta dall’Ingegnere Giovanni Costantini, trasferendo la vicenda su un piano politico/morale e ribadendo la richiesta di dimissioni del consigliere comunale. Questo il comunicato integrale.
“L’ingegner Costantini sarà certamente un ottimo professionista (non avevamo certo bisogno di leggere i suoi meritevoli successi), e per questo gli consigliamo di andare avanti per la sua strada e con le sue intenzioni. Ciò non toglie, però, che abbia capito ben poco della questione. Insieme per Sora, è più che mai utile ripeterlo per i duri d’orecchio, è un gruppo politico che pone questioni politiche, non tecniche. Noi abbiamo chiesto, e lo ribadiamo con forza, le dimissioni del consigliere comunale e presidente della Commissione Lavori Pubblici Celso Costantini, padre di Giovanni Costantini, al quale è stato affidato dopo una non meglio precisata ‘indagine di mercato’ la redazione del progetto di ampliamento di una scuola. E’ abbastanza chiaro? Se non lo fosse, ci riproviamo: l’ingegner ‘tal dei tali’ potrà essere bravo quanto vuole, ma se suo padre è parte attiva e integrante di un ente che gli affida un lavoro pubblico, allora si pone un questione politica e morale.
Questo è il senso dell’obiezione di Insieme per Sora. La vicenda, ci dispiace contraddire l’Ing. Costantini, non si conclude qui: è appena iniziata. Potrebbe terminare subito, invece, se il consigliere Costantini, anzichè sguinzagliare in sua difesa altre persone (con effetti a volte tragicomici), dimostrasse coraggio e senso delle istituzioni, ammettendo il chiaro conflitto di interessi e dimettendosi dalla sua attuale carica. Questa situazione rischia di creare un precedente molto importante: oggi si parla di lui, domani magari del fratello o di altri parenti di altri membri dell’amministrazione. La nostra posizione irremovibile nasce proprio dalla necessità di evitare che ciò accada, non certo da un presunto accanimento verso una famiglia. E, insieme a noi, dovrebbe far sentire la sua voce tutta la Città, per combattere contro questa vera e propria tendenza anestetizzante, non più accettabile.
Basti pensare che se tutto ciò fosse accaduto a livello nazionale, oggi di sicuro ci troveremmo di fronte a ben altra conclusione. Ma, siccome parliamo di un fatto successo a Sora, allora qualcuno pensa di poterlo far passare come se non si trattasse di nulla di particolare: in altre realtà ci si dimette per molto meno. Concludiamo confermando di aspettarci le dimissioni del consigliere Celso Costantini, che certamente gli farebbero onore, e consigliando all’Ingegnere Giovanni Costantini di non fare beneficenza con i soldi dei sorani: è giusto essere pagati per i lavori che si portano a termine, soprattutto se non si tratta solo di un compenso di 2mila euro, ma di una cifra che in futuro potrà certamente essere molto più alta”.