SCUOLA

Sora – In scena l’Arte

Nel Liceo Scientifico “L. Da Vinci” si svolgono molte attività pomeridiane: corsi linguistici, gare sportive, corsi di fotografia, di teatro e molto altro. La solitudine e l’imbarazzo non hanno chance di sopravvivere, il riso e lo scherzo sono gli ingredienti per imparare nuove cose. In particolare, il laboratorio teatrale ha una cadenza settimanale e ogni lezione dura due ore. Se in una prima fase le lezioni vertono sulla tecnica, sullo studio delle maschere (o personaggi) e sulle pose, nella seconda lo studio si basa su un canovaccio e l’effettivo montaggio della rappresentazione.

La fotografia per raccontare la libertà 

Il corso di fotografia accompagna, ormai da tempo, l’Istituto, con la macchina fotografica si scattano immagini che fissano momenti importanti e indelebili nei cuori degli studenti di Marco Schirinzi, maestro amato e stimato, che insegna a “scrivere con la luce”. L’obiettivo è il mezzo che permette di fissare per sempre lo sguardo di ogni giovane che frequenta i corsi di fotografia. Gli scatti, quest’anno, hanno voluto fermare l’idea di libertà e della sua assenza. Fotografare un’idea! Questo il contenuto centrale del corso. Le fotografie sono state poi raccolte in storie. Raccontare con le immagini: forme sempre più accattivanti e coinvolgenti di comunicazione che rendono i giovani del Liceo Scientifico di Sora sempre i protagonisti della scena scolastica territoriale. E la gioia più grande sta nella condivisione che rappresenta la grande forza del noto liceo sorano che, il prossimo 8 giugno, a conclusione di un anno impegnativo, ma ricco di tanti successi, presso l’Auditorium Cesare Baronio, a più riprese, presenterà a tutti i suoi numerosi studenti e docenti il lavoro conclusivo del corso (Giulia Caschera – classe IID).

“Giulietta e Romeo​​​”

È giusto dire teatro, ma di che teatro si tratta? Si parla di comici dell’Arte e l’elemento caratteristico è rappresentato dall’attore che, in accordo con gli altri, è regista di sé stesso e dello spettacolo. Ma come si ottiene questo? Per mezzo di figure standard, ideate dai padri fondatori del teatro italiano cinquecentesco, che possono essere modellate dall’attore che le impiega (una sorta di matrici), tramite il repertorio dell’attore e con i cosiddetti “lazzi” (interventi comici sconnessi dalla scena, con lo scopo di far ridere). Nel corso si impara questo, insieme alla posa, alla recitazione vera e propria, si conoscono i vari personaggi della commedia dell’arte, i movimenti da fare in scena e la dizione, senza trascurare gli aspetti relativi alla socializzazione e al superamento dell’imbarazzo, insomma si mette mano all’immaginazione!

In che senso? Nel Laboratorio di teatro shakespeariano, assieme al maestro di commedia dell’arte, Piergiorgio Sperduti, i ragazzi stanno mettendo in scena uno dei più grandi classici teatrali del drammaturgo più conosciuto della cultura occidentale. Si tratta proprio di “Romeo e Giulietta in dieci minuti contati”. Questi ragazzi hanno rivisitato l’intera opera e, con l’aiuto del maestro che l’ha riassunta da ben cinque atti a poco più di una dozzina di scene. Il debutto ci sarà l’8 giugno nell’auditorium dell’istituto Cesare Baronio dalle ore 9 e l’intero istituto parteciperà a questo grande evento a conclusione dell’anno scolastico.

Tutto ciò è altamente formativo: un’occasione unica per molteplici aspetti; una bella opportunità per gli studenti, un’esperienza assolutamente da ripetere e consigliare.

Alessandro Rea