Erano circa le ore 17.00 di ieri quando, passando da una finestra laterale, un uomo con volto travisato da passamontagna e pistola in pugno ha fatto irruzione in una Banca del capoluogo.
Il malvivente, minacciando gli impiegati con l’arma, si è fatto indicare la posizione del caveau ma, aprendo la porta di accesso alla stanza ove è situata la cassaforte, è scattato l’allarme e l’uomo si è dato alla fuga.
Ad attenderlo fuori dall’istituto vi era un complice che lo aspettava a bordo di un’autovettura di grossa cilindrata con motore acceso.
Fallito il colpo i due si sono dileguati ad alta velocità.
E’ scattato subito l’allarme e, con un perfetto coordinamento tra la Sala Operativa della Questura e quella del Comando Provinciale Carabinieri, secondo quanto previsto nel piano prefettizio anti-rapina, sono stati immediatamente posizionati una serie di posti di controllo nei nodi strategici della città con l’impiego sia di pattuglie con colori d’Istituto che di quelle “ civetta”.
Dopo poco più un di quarto d’ora i poliziotti della Squadra Mobile ed i carabinieri del Nucleo Operativo della locale Compagnia hanno intercettato i malviventi in via Vado del Tufo, li hanno bloccati ed accompagnati in Questura.
Le testimonianze raccolte e gli elementi di prova acquisiti grazie al prezioso lavoro degli agenti della Polizia Scientifica hanno consentito di accertare senza ombra di dubbio la loro responsabilità.
I due uomini, rispettivamente di 43 e 27 anni, entrambi di Frosinone, pregiudicati e tra loro parenti, sono stati dichiarati in stato di arresto e, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, associati presso la locale Casa Circondariale.
Dovranno entrambi rispondere di tentata rapina aggravata.