Dall’Ufficio Stampa del Comune di Arpino, riceviamo e pubblichiamo:
Con i D.L. 66/2014, 185/2014 e 4/2015 e relative leggi di conversione e con il Decreto Interministeriale 28 novembre 2014, è stata istituita la tassazione dell’IMU per i terreni agricoli. Sono esenti dal pagamento i residenti nei comuni dichiarati totalmente montani, mentre per i comuni dichiarati parzialmente montani sono esentati solo i coltivatori diretti e le aziende agricole.
Contro questi provvedimenti legislativi l’Amministrazione Comunale di Arpino ha aderito all’azione proposta dall’ANCI LAZIO (Associazione Nazionale Comuni Italiani – Sezione Lazio), ricorrendo innanzi al TAR del Lazio per chiederne l’annullamento. E’ stato dunque affidato l’incarico gratuito all’Avv. Enrico Michetti, segnalato dall’ANCI LAZIO, che rappresenterà pertanto anche gli interessi del Comune di Arpino nel ricorso amministrativo.
Le motivazioni addotte dall’Amministrazione Comunale si basano sulla considerazione che i cittadini di Arpino sono fortemente penalizzati dalle disposizioni sopra indicate nelle quali si ravvedono profili di illegittimità in quanto si suppone: la violazione del principio di irretroattività delle norme; il difetto di proporzionalità perché si riducono le assegnazioni del fondo di solidarietà, quindi entrate certe, sostituendole con entrate future e incerte; le violazioni allo statuto del contribuente perché il Comune sarebbe anche sottoposto a possibili ricorsi da parte dei contribuenti.
“Peraltro è paradossale che la Città di Arpino sia stata negli anni passati ( e non con i recenti decreti) classificata tra i paesi parzialmente montani – precisa il Sindaco di Arpino Avv. Renato Rea – e non tra quelli totalmente montani, come ad esempio Sora e Fontana Liri! Quando è stata fatta questa classificazione bisognava alzare la voce e far notare la palese incongruenza, che oggi pesa sulle tasche degli Arpinati, che sono costretti a subire un’imposta che non solo è iniqua di per sé, ma che addirittura non è prevista per cittadini di paesi limitrofi a quote più basse.
Abbiamo quindi deciso di aderire insieme ad altre città al ricorso che l’ANCI LAZIO proporrà davanti al giudice amministrativo, al fine di tutelare il Comune stesso e i cittadini di Arpino da disposizioni normative nelle quali si ravvedono profili di illegittimità che vanno a penalizzare la cittadinanza. L’obiettivo dell’attuale Amministrazione è quello di far cancellare l’imposta sui terreni agricoli, e comunque di far rientrare la Città, come è giusto che sia, tra i paesi totalmente montani, correggendo una stortura fatta negli anni passati e che penalizza buona parte della cittadinanza”.