Il patrimonio culturale rappresenta in teoria un tema abbastanza semplice da affrontare, a patto di saper scegliere tra tutela, conservazione, azione attiva o passiva e così via. In realtà, il fatto che la relazione con lo sviluppo turistico, tipica degli anni ’70, sia stata sostituita gradualmente in Italia come in Europa dal concetto di sistema locale turistico-culturale, inteso come unità territoriale di progetto (inclusa l’economia) di una comunità insediata, ha reso più complesso lo studio del cultural heritage, aprendo all’impresa culturale.
Sino alla fine degli anni ’90, il sistema locale in cui l’impresa culturale opera, ne rappresenta la dimensione socioeconomica e geoeconomica. L’attenzione e di analisti e pianificatori si sposta così dalla singola unità produttiva al contesto territoriale che l’ha generata e in cui essa si muove.
All’inizio del terzo millennio, sebbene l’economia turistico-culturale appaia ormai integrata con l’ambiente locale e capace di alimentare la progettazione dello sviluppo, sono ancora molti i sistemi turistici locali di piccola e media impresa per cui il territorio e l’ambiente sono da sempre l’unico fattore in grado di risolvere la dicotomia tra economia di scala interne ed esterne, e regolare, in una prospettiva di specializzazione della produzione per la competizione globale, la cooperazione tra imprese secondo i dettami dell’Unione Europea.
Come progettare dunque l’impiego congiunto di risorse legate al fattore conoscenza (ricerca, tecnologia, lavoro), di quelle legate al contesto socio-culturale (creativo, partecipativo, d’iniziativa imprenditoriale) e di quelle ambientali (naturali e antropizzate, infrastrutturali) è lo scopo delle più recenti sperimentazioni progettuali in tema di cultural heritage, secondo principi di pianificazione/progettazione ispirati alla sostenibilità, alla coesione sociale ed economica, all’integrazione su base cooperativa.
Allo stesso tempo, sono aumentati gli attori dello sviluppo in sede locale, che includono istituzioni ed enti pubblici e privati, locali e regionali, università, centri di ricerca, parti sociali, rappresentanze del mondo produttivo e imprenditoriali, utenti e clienti. Le prospettive di sviluppo delle singole imprese turistiche appartenenti ad un sistema produttivo di sviluppo locale dipendono dalla capacità di mostrare e collocare il proprio prodotto nel mercato della cooperazione regionale e locale e in quello della cooperazione transregionale.
In questo senso, vedremo come diventi fondamentale in questa visione la creazione di alleanze strategiche di territorial governance.