Aveva 46 anni ed era un imprenditore edile. Si è stretto una corda intorno al collo nel punto più alto del magazzino in cui stava lavorando e, quando lo hanno trovato, ha lasciato tutti nello sgomento.
G.C., in questo periodo, lavorava a Roma, ma risiedeva a Veroli, dove la moglie gestisce un’attività commerciale di formaggi e latticini, presente anche a Sora.
Non si conoscono le motivazioni certe che hanno spinto il 46enne a togliersi la vita, ma, a quanto è dato sapere, l’uomo soffriva di una forma di depressione, forse in conseguenza di qualche problema economico. L’imprenditore, che risiedeva in Via Case Scaccia, fino alle 10.00, era stato in compagnia di un dipendente e non aveva lasciato intendere l’insano gesto. Poi, quando è rimasto solo, è salito sul tetto del magazzino ed ha stroncato la sua esistenza.
A trovare il corpo, sono stati i suoi stessi colleghi di lavoro, che hanno immediatamente allertato i soccorsi, ma per lui non c’era più nulla da fare.
Le operazioni di recupero del cadavere sono durate circa sei ore, tanto è stato difficoltoso raggiungere il punto in cui il poveretto si è impiccato.