Pubblichiamo di seguito la lettera che, alcuni giorni fa, una commerciante di Sora ha indirizzato al Prefetto di Frosinone, lamentando la situazione in cui si trova ad operare nei giorni di mercato, con gli ambulanti che ostruiscono l’accesso alla sua attività.
Silvia Petrozzi, nella nota, evidenzia varie problematiche: da quella più strettamente economica, a quella legata a ragioni di sicurezza, senza trascurare la mancata attenzione da parte dell’Amministrazione comunale alle sue sollecitazioni. Ecco la lettera:
Alla Cortese Attenzione del Prefetto Dott.ssa Zarrilli Emilia
Oggetto: Mancanza di visibilità attività commerciale e adeguati spazi di sicurezza e vie di fuga.
Egregio Sig. Prefetto, mi rivolgo a Lei perché ho avuto modo di conoscere e apprezzare la Sua capacità di ascolto e la Sua disponibilità ad intervenire fattivamente per la risoluzione dei problemi. Io sottoscritta PETROZZI SILVIA, nata a Sora [omissis] ed ivi residente [omissis] come titolare dell’attività commerciale “LA BORSA” sita in Via Lungoliri Mazzini n°27-29-31, le scrivo la presente chiedendoLe di prendere in considerazione il problema che le espongo qui di seguito, poiché non ha mai trovato riscontro positivo e risoluzione, con le varie richieste fatte nel corso degli anni, agli assessori delegati dal Comune di Sora e al Sig. Sindaco Dott. Ernesto Tersigni, sia verbalmente che per inscritto.
La problematica di cui la porto a conoscenza riguarda il mercato settimanale che ogni giovedì mattina si svolge su Via Lungoliri Mazzini, la stessa strada sulla quale è sita la mia attività commerciale, e strade seguenti. Durante il suddetto mercato i banchi degli ambulanti sostano su ambo i lati della strada e dunque anche davanti la mia attività, coprendo completamente le vetrine del negozio con i furgoni e lasciando solo un piccolo corridoio che permette l’ingresso all’attività e quindi creando non pochi problemi alla stessa.
Il problema della visibilità, praticamente nulla, durante il mercato settimanale, giorno in cui c’è maggior afflusso di gente, è diventato ancora più importante ora che si stanno effettuando i lavori di rifacimento dei marciapiedi proprio in Via Lungoliri Mazzini. Con l’inizio di questi lavori, i banchi si sono addossati sempre più ai palazzi, riducendo ancor di più lo spazio, già minimo a del tutto inesistente, che intercorre tra i furgoni e banchi con le vetrine e le attività, impedendo in qualsiasi modo di poter mostrare le vetrine e soprattutto, in caso si necessità, IMPEDENDO, altresì, L’INTERVENTO DI UN QUALSIASI MEZZO DI PRIMO SOCCORSO.
Sin dal 25-03-2010, giorno in cui ho rilevato l’attività in precedenza menzionata, ho chiesto numerosissime volte verbalmente al personale delegato e preposto per l’organizzazione del mercato settimanale e delle fiere, e al sindaco stesso, di poter lasciare libero lo spazio a ridosso della mia attività. Ovviamente questa mia richiesta non è mai stata presa in considerazione, anzi non poche volte ho dovuto chiedere l’intervento delle forze della Polizia Municipale di Sora, poiché , soprattutto in occasioni di fiere straordinarie i banchi erano attaccati alla porta dell’attività impedendomi l’apertura delle inferriate e l’accesso alla stessa, causando, inoltre, danni materiali alla facciata dello stabile.
Avevo proposto nuovamente, dunque, in fase di organizzazione degli spazi per il mercato per il periodo dei lavori di rifacimento dei marciapiedi e da mantenersi anche dopo i lavori, di spostare altrove i soli banchi che stazionano nel tratto Via Lungoliri Mazzini dal n°25 al n°39 (UNICO tratto di Via Lungoliri Mazzini in cui i banchi sono a ridosso delle svariate attività commerciali) lasciando una sorta di isola pedonale permettendo, in primis, una maggiore visibilità delle attività, lo spazio adeguato per un eventuale primo soccorso e soprattutto via di fuga di questi mezzi o dei pedoni (visto che tutti le traverse che immettono su Corso Volsci sono chiuse da furgoni e banchi).
ANCHE QUESTA VOLTA LA RICHIESTA NON E’ STATA ASCOLTATA e la situazione non è cambiata NONOSTANTE LE RICHIESTE SCRITTE E DOCUMENTATE DA FOTO poiché si è fatto solo finta di spostare i banchi ed è bastato aspettare solo una settimana per vedere tutti tornare a fare tutto a proprio piacimento senza rispettare le disposizioni date, figurarsi se si RISPETTANO I RESIDENTI. In questo periodo, non affatto roseo in capo economico, ritrovarsi ad avere un’attività commerciale praticamente nascosta dai banchi e furgoni, soprattutto quando c’è un afflusso di gente maggiore, e lavorare nelle condizioni che le ho descritto sta diventando una semplice utopia, di fatti si potrebbe restare tranquillamente chiusi; per una giovane commerciante come me non sentirsi ascoltata, non essere tutelata come cittadina e soprattutto essere PRESA IN GIRO dall’AMMINISTRAZIONE COMUNALE TUTTA, nessuno escluso, e anche dagli ambulanti NON VA PROPRIO, SONO DAVVERO STUFA e soprattutto vedendo promuovere solamente fiere e mercati per “RISOLLEVARE” l’economia del paese ed avere praticamente il negozio sempre nascosto, sta diventando una vera violazione del diritto di lavoratrice, io che a Sora ci vivo e ci lavoro 365 giorni l’anno.
Faccio presente, inoltre, di aver invitato verbalmente, svariate volte, l’assessore responsabile e delegato per le politiche economiche e commerciali, almeno a vietare la sosta davanti le mie vetrine del furgone in possesso di un ambulante di fuori provincia, il cui sottosuolo di proprietà di un extra-comunitario. Il suddetto ambulante ha spostato il furgone solo per due volte per poi farlo tornare al suo posto e fino ad oggi il problema esposto è irrisolto nonostante altre innumerevoli richieste anche bonarie fatte personalmente.
La cosa che invece mi infastidisce e che innervosisce di più è che da parte dell’amministrazione si denota una forma di “RISPETTO” per il “proprietario” del posteggio e mi sembra “INTOCCABILE” tanto da trovare altri stratagemmi e spostare chiunque ma non il furgone che è implicato per primo in questo problema IL FURGONE CHE SOSTA DAVANTI LE MIE VETRINE. Essendo questa la situazione e soprattutto visto che c’è una NON VOGLIA di cambiare la realtà dei fatti, mi vedo costretta ad oggi, dopo essere stata per fin troppo tempo disponibile e paziente, in attesa di una soluzione concreta e pacifica, a chiedere un risarcimento danni per tutti i giorni di mercato e fiere svoltesi negli anni precedenti fino ad oggi per i danni economici causati alla mia attività e a percorrere tutte le strade necessarie anche quelle dei mass media e a fare una denuncia pubblica di questo scempio perché per me il giovedì è sinonimo di NON LAVORO e INNUMEREVOLI DANNI ECONOMICI. Dopo le numerose lamentele e richieste e nonostante aver fatto nuovamente presente al Sig. Sindaco il mio problema, mai RISOLTO, Le chiedo di poter trovare lei una soluzione alla mia problematica, sicura di una risoluzione definitiva. Confidando in un suo intervento concreto e duraturo nel tempo, porgo i miei più Cordiali Saluti.
Sora 31-07-2014
Silvia Petrozzi
P.s. Allego alla presente tutte le foto scattate durante fiere e mercati con annessi danni causati allo stabile che possono attestare la condizione attuale.