In merito alla questione del trasferimento delle pratiche dal Tribunale di Sora a quello di Cassino, il sindaco Ernesto Tersigni ha voluto aggiornare Soraweb su quanto sta accadendo in queste ore, cogliendo anche l’occasione per rispondere al comunicato stampa emesso dai consiglieri di minoranza. “Questa mattina – ci ha detto il sindaco – senza preavviso, si sono presentati nei locali del Tribunale di Sora alcuni ragazzi appartenenti ad una cooperativa, con l’obiettivo di effettuare il trasloco dei documenti verso gli uffici di Cassino. Sottolineo che questi ragazzi hanno iniziato la loro opera senza alcun requisito di garanzia. Mi spiego: il trasferimento stava avvenendo senza una supervisione ‘ufficiale’ di quanto stava accadendo. Trattandosi di documenti della massima importanza e riservatezza, infatti, sarebbe stata indispensabile la presenza di un custode, un cancelliere e un membro delle Forze dell’Ordine, a garanzia della correttezza del trattamento delle pratiche. Non potevamo permettere che i documenti venissero letteralmente gettati per terra e poi semplicemente caricati su un camion.
A questo modo poco ortodosso – spiega Ernesto Tersigni – abbiamo reagito facendo notare l’anomalia ai Carabinieri, anche loro completamente all’oscuro di quanto stava succedendo. A quel punto, abbiamo preteso che, se davvero ci deve essere un trasloco, questo venga effettuato alla presenza di un cancelliere o, comunque, di una figura ufficiale. Era inaccettabile che ragazzi dei quali non sapevamo nulla potessero continuare a fare ciò che stavano facendo senza un’attenta supervisione. Questo è quello che è accaduto”.
In conclusione, Tersigni ha voluto controbattere al comunicato rilasciato alcune ore fa dagli esponenti della minoranza consiliare: “A loro posso solo rispondere che nelle vita non c’è niente di più obiettivo e trasparente della verità. A questo proposito, mi sento di ringraziare i tanti avvocati che, a prescindere dalle appartenenze ideologiche, hanno lavorato e stano lavorando con noi in questa dura battaglia. Noi rappresentiamo una delle poche sedi di tribunali che stanno muovendosi concretamente per scongiurare il rischio della chiusura e, quindi, è a dir poco di cattivo gusto attaccare l’amministrazione, per giunta di fronte ad una legge nazionale che noi stiamo facendo di tutto per contrastare. Piuttosto, nessuno di questi consiglieri, nelle scorse settimane, si è fatto vedere in Comune per dimostrare concreta vicinanza, o ha scelto di parlare quando il Tar, a settembre, ci ha concesso una breve sospensiva. Che siano contenti che il Tribunale rischi la chiusura? Detto ciò, noi stiamo andando avanti nel nostro lavoro, e lo stiamo facendo senza clamori, concentrati e determinati a raggiungere il nostro scopo”.