E’ stata intitolata alla memoria Mar. Ca. Luca Polsinelli, caduto a soli 28 anni in Afghanistan, la strada che, partendo da Via Marsicana, raggiunge la Caserma “S. Simoni” di Sora. Alla presenza di numerosissime Autorità Militari e Civili, il Sindaco Ernesto Tersigni, insieme a Emilio e Tina Polsinelli, genitori del giovane alpino, ha dato il via alla cerimonia di intitolazione con il taglio del nastro all’inizio della strada. Quindi, il corteo ha raggiunto il piazzale antistante la caserma “Simoni”.
“Oggi siamo qui per ricordare un uomo, un servitore dello Stato che ha dato la vita nell’adempimento del proprio dovere: il giovane Luca Polsinelli, Sottoufficiale Comandante di Plotone, dalle straordinarie qualità morali e professionali – ha detto il Primo Cittadino – Nel 7° anniversario della sua morte abbiamo deciso di onorare la sua memoria con l’intitolazione di questa strada, qui in questo luogo tanto caro a Luca. Un gesto simbolico che testimonia la volontà delle Istituzioni cittadine di conservare la memoria e diffondere gli ideali di chi si sacrificò per la collettività. Oggi ci impegniamo affinchè l’omaggio che il Comune di Sora ha deciso di attribuirgli sia l’omaggio di tutti”. Il Sindaco ha, inoltre, rivolto un pensiero ai carabinieri vittime dell’attentato a Palazzo Chigi dei giorni scorsi.
Sono stati il papà e la mamma di Luca Polsinelli a scoprire la targa della strada coperta per l’occasione da un drappo tricolore. Dopo la benedizione della targa, il corteo ha raggiunto il Cimitero Comunale dove sono state deposte le corone del Comune di Sora e del IX Rgt. Alpini de L’Aquila presso la Tomba Monumentale del Mar.Ca. Polsinelli.
La cerimonia si è conclusa con la Santa Messa celebrata alle 11.30 nella Cappella Madre del Cimitero. Ha officiato la liturgia Padre Battista Pellegrino, Cappellano Militare del 41°Rgt. Cordendons. “Luca era innamorato della sua scelta. Era felice – ha detto Padre Pellegrino nel corso dell’omelia – Ora appartiene ancora al suo reggimento. È l’angelo custode di chi porta questa penna sul cappello, una penna che riesce ancora a tracciare il senso della vita, il senso di appartenenza. Non c’è operazione di pace più grande che donare la propria vita in una missione a servizio della Patria. Grazie, Luca, dell’amore che hai saputo donare. Ora sei un angelo in grigio-verde per tutti gli alpini italiani”.
Alla manifestazione sono intervenute le associazioni dell’Arma dei carabinieri, dell’Aeronautica, della Marina e alcuni membri della Società Operaia di Mutuo soccorso.
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