Il RASOIO DI OCCAM (Novacula Occami) è la definizione con cui viene identificato un principio metodologico espresso dal filosofo e frate francescano inglese William of Ockham, noto in italiano come Guglielmo di Occam.
Tale principio, formulto nel XIV secolo, è ritenuto alla base del pensiero scientifico moderno, nella sua forma più semplice dice di non formulare più ipotesi di quelle che sono strettamente necessarie per spiegare un dato fenomeno quando le ipotesi iniziali sono sufficienti.
Il Rasoio di Occam è stato ideato come principio per la filosofia e per la cultura ma è giunto fatalmente alla scienza. E’ stato solitamente usato come una regola pratica per scegliere tra ipotesi che avessero la stessa capacità di spiegare uno o più fenomeni naturali osservati.
Il principio del Rasoio di Occam è un rasoio logico che evita la postulazione di entità inutili, implicitamente favorisce la partenza da principi dimostrati e quindi semplici, e con solide e semplici deduzioni fa in modo che si arrivi alla conclusione.
Il rasoio logico non pone una condizione assoluta nel procedere della conoscenza: attribuisce sì valore alla semplicità ed alla solidità ma mette alla prova la validità delle conclusioni in base al principio stesso del rasoio, nel senso che una teoria che progressivamente si appoggiasse alla elaborazione troppo semplice e parziale di termini o a principi sempre più evanescenti alla fine sarebbe da rigettare per la sua stessa inconsistenza.
Complicare una teoria o aggiungere elementi a una discussione se non serve ad arrivare alla soluzione o a rendere efficace qualcosa. Il principio è affascinante ma molti scienziati lo criticano perché lo ritengono un modo per evitare di addentrarsi nei problemi, così come un fedele crede in dio semplicemente per dogma di fede, qualcuno potrebbe essere tentato di non indagare oltre in una determinata questione con la considerazione che aggiungere elementi potrebbe rovinare e rendere perniciosa la materia di discussione.
Il principio di Occam, per cui il suo ideatore venne accusato di eresia dalla Chiesa, si usa indistintamente in trattati filosofici, per questioni quotidiane ma anche su grandi temi scientifici, ad esempio la natura e la composizione dell’universo.
La metafora del rasoio concretizza l’idea che sia opportuno, dal punto di vista metodologico, eliminare con tagli di lama e mediante approssimazioni successive le ipotesi più complicate.
In questo senso il principio può essere formulato come segue:
“ A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire.”
Ad esempio: l’esistenza della materia oscura, teoria che spiegherebbe alcune osservazioni sull’espansione dell’universo ma ancora non dimostrata definitivamente. Non essendoci unanimità nella comunità scientifica e per spiegare il movimento delle strutture cosmiche più grandi, ovvero galassie e ammassi di galassie, alcuni hanno teorizzato che la fisica newtoniana possa avere leggi diverse a seconda della scala cosmica che si esamina. Questa teoria, denominata MOND, Modified Newtonian Dynamic, sembra ai più una complicazione inutile alla luce della esistenza della materia oscura, oppure – cambiando punto di vista – rende inutile la teorizzazione di quest’ultima.
(Immagine dal web.)