L’assemblea dei giornalisti, grafici e poligrafici dell’unità produttiva di Frosinone de La Provincia Quotidiano diffonde il seguente Comunicato sindacale:
Torniamo in edicola. Per rispetto dei lettori ma anche dei nostri diritti, del nostro lavoro, della nostra sofferenza economica e psicologica, della nostra dignità. I lavoratori de La Provincia Quotidiano edizione di Frosinone (giornalisti, grafici e poligrafici) hanno deciso, non senza profondo travaglio, di interrompere lo sciopero, pur confermando ovviamente lo stato di agitazione. Le ragioni dello sciopero le abbiamo spiegate ma è utile riproporle: il perdurare di una situazione di mancanza di stipendio dei mesi di maggio (per cui è stato corrisposto l’ottanta per cento del totale), giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre (e ormai anche novembre), dell’indennità redazionale, del rimborso 730 e degli assegni familiari. In tutto questo tempo il lavoro è stato svolto quotidianamente, con professionalità, con abnegazione, stringendo i denti e andando ben oltre i rigidi criteri della competenza e degli orari. Fatti nuovi non sono sopravvenuti, né dalla proprietà della testata né dalla presidenza della cooperativa che edita questo giornale. Il lavoro, lo stipendio, le spettanze sono diritti che vanno rispettati. Non ci sono margini di interpretazione su questo. E lavoratori che hanno dimostrato quello che abbiamo dimostrato noi meritano rispetto. Su una cosa non intendiamo derogare: il rispetto (ci scusiamo per l’inevitabile ripetizione) dei nostri diritti. Ad ogni modo, risposte non sono arrivate. I lavoratori annunciano cinque giornate di sciopero (revocabili solo in presenza di fatti nuovi e concreti) a partire da mercoledì 27 novembre 2013 (fino a domenica 1 dicembre) riservandosi ulteriori forme di protesta, anche clamorose. Nella giornata di martedì sarà chiesto un incontro al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti (a Frosinone nel pomeriggio presso il Palazzo dell’Amministrazione Provinciale), al quale sarà rappresentata una situazione insostenibile. I lavoratori ringraziano tutti coloro che hanno voluto esternare la loro solidarietà e che continuano a farlo. Non era una cosa scontata per chi da anni, quotidianamente, ha raccontato drammi occupazionali enormi. Adesso che ’tocca’ a noi, siamo qui a sottolineare che siamo lavoratori come tutti gli altri. E che anche dietro ognuno di noi ci sono delle famiglie. Non si può fare e dare di più che rimanere al proprio posto di lavoro nonostante ci siano sette mensilità da avere, non si può fare e dare di più che ’combattere’ ogni giorno nella speranza che la situazione si sblocchi. Non si può accettare però di essere ’invisibili’. E neppure si può accettare la logica che siamo in una notte buia nella quale tutti i gatti sono neri. Non è così. Se nessuno vuole vedere le differenze, allora l’unica alternativa è quella di essere noi a farle vedere queste differenze.