“Patto tra Istituzioni e mondo produttivo per la Transizione”
Il Presidente Acampora: “Occasione di dibattito sulle direttrici di sviluppo del nostro territorio”
Il ministro alle Politiche agricole ambientali e forestali, Stefano Patuanelli, ha fatto tappa nella mattinata di ieri – lunedì 6 giugno – presso la sede frusinate della Camera di Commercio di Frosinone Latina, accompagnato dalla sottosegretaria al Mite Ilaria Fontana.
Obiettivo dell’incontro: creare un proficuo dialogo con i rappresentanti di categoria delle principali associazioni e con gli esponenti delle imprese delle due province che hanno preso parte al dibattito, così come evidenziato dal presidente della Camera di Commercio del Basso Lazio Giovanni Acampora che, nel fare gli onori di casa, ha dichiarato: “L’incontro di oggi vuole essere un’occasione di dibattito sulle direttrici di sviluppo del nostro territorio. Stiamo vivendo un momento estremamente complicato perché, ad una pandemia non ancora smaltita, si è aggiunta la crisi energetica e alimentare scatenata dal conflitto russo-ucraino che sappiamo avrà conseguenze di medio-lungo periodo. Le stime del Centro di Ricerca CREA sono di 9 miliardi di euro di maggiori costi in un anno per le aziende agricole a causa del conflitto. L’agricoltura sta affrontando difficoltà di approvvigionamento di materie prime, con conseguenze drammatiche per alcune filiere, come quella zootecnica, cui si aggiungono i danni connessi alla siccità, stimati in 1 miliardo di euro nell’ultimo anno. Il comparto agricolo è di assoluto rilievo nelle province di Frosinone e Latina poiché, on complessivi 680 milioni di euro di valore aggiunto, rappresenta oltre il 40% del valore aggiunto regionale e il 70% delle esportazioni laziali. Occorre garantire continuità economica e una più equa redistribuzione dei costi lungo tutta la filiera. Il Governo è intervenuto con il Decreto Aiuti ma – ha concluso Acampora – occorre fare di più, perchè le imprese colgano l’occasione offerta dal Pnrr e perchè si possa realizzare il cambio culturale del quale necessitiamo per centrare gli obiettivi della transizione ecologica, economica e sociale.”
Sulla stessa direzione il ministro Patuanelli che ha trattato in maniera approfondita le complesse tematiche di settore: “Parto dalle ultime considerazioni del presidente sul tema della transizione. La transizione non può essere un “burrone” nel quale le nostre realtà produttive rischiano di precipitare. Bisogna ripensare ai modelli di business cercando di dare risposte nuove a problemi vecchi. Perché, evidentemente, le considerazioni fatte negli ultimi anni non erano quelle giuste. Il rimbalzo di crescita post pandemia nel quale speravamo viene oggi messo in discussione dal conflitto russo-ucraino, con tutte le difficoltà che ne derivano per il sistema produttivo. Ripeto, servono strumenti nuovi e faccio un esempio su tutti: oggi parliamo degli aumenti del costo dell’energia -problema che si riscontrava già dalla fine dello scorso anno, indipendentemente dal conflitto – se vogliamo creare indipendenza energetica stiamo sbagliando ad andare a cercare ancora su altri mercati. Occorre diversificare. La strada dell’indipendenza energetica si percorre implementando la produzione interna da fonti rinnovabili. Per farlo, occorre un patto tra istituzioni e mondo produttivo per fornire alle imprese tutti gli strumenti necessari. Non possiamo ancora trasmettere incertezza, occorre semplificare ed essere veloci per far sì che tutte le risorse arrivino rapidamente alle imprese. Questo territorio ha tante potenzialità, possiede una vocazione multifunzionale ed ha la possibilità di crescere aprendo le sue eccellenze a nuovi mercati. C’è tanto da fare in questa direzione ma vedo direttrici di ottimismo e, in quest’ottica – ha concluso il Ministro – bisogna dare certezza agli imprenditori agricoli”.
La sottosegretaria al Ministero della Transizione Ecologica, Ilaria Fontana, ha evidenziato: “Ringrazio il presidente Acampora e la struttura per aver organizzato questo secondo importante dibattito dopo quello con la viceministra Todde. Ringrazio Patuanelli per il pragmatismo che lo contraddistingue, fondamentale per uscire da questo periodo. La transizione ecologica si fa tutti insieme ma dobbiamo avere la capacità di creare i presupposti per una sostenibilità economica, sociale e ambientale. Non è impossibile ma è complesso. In questo percorso occorre collaborare, noi come rappresentanti delle Istituzioni abbiamo il dovere di adottare tutte le misure necessarie perché nessuno rimanga indietro. In questa situazione geopolitica è importante mettere in campo interventi straordinari per fare tutto il possibile, affinché si riescano ad arginare tutte le problematiche. In quest’ottica, siamo completamente a disposizione dei territori”.
Gli interventi in sala
La parola è passata poi ai rappresentanti delle principali associazioni di categoria e agli esponenti delle imprese delle due province presenti nel parterre, interventi che hanno creato un dibattito proficuo con il Ministro portando sul tavolo dei lavori le istanze dei territori. Cristina Scappaticci, vicepresidente vicario della Camera di Commercio, in rappresentanza di Coldiretti ha evidenziato la necessità di “Ripartire dalle eccellenze dell’agricoltura delle due province. Un settore di grande valore che ha numeri importanti e che rappresenta una vetrina dell’italianità”. Poi l’intervento di Luigi Niccolini vice presidente di Confagricoltura Latina e presidente di Informare, Azienda Speciale della Camera di Commercio: “Abbiamo un grande problema, quello della manodopera. Nelle province di Frosinone e Latina manca personale. Siamo in difficoltà per i prossimi raccolti. Un settore che produce 680 mln di euro di fatturato l’anno rischia di subire una battuta di arresto e non possiamo permettercelo. Altro problema è quello delle infrastrutture. I collegamenti vanno potenziati ma questo va fatto anche con le infrastrutture digitali. Solo attraverso l’innovazione potremo vincere le sfide delle quali si è parlato oggi ma occorre guardare anche alla sostenibilità economica”. Il presidente di Coldiretti Frosinone, Vinicio Savone, ha puntato l’attenzione sulle criticità per gli allevatori: “Da allevatore posso dire che questo è l’anno dove stanno emergendo tutte le criticità del nostro settore. Dalla guerra, alla crisi energetica, all’aumento dei costi, stiamo registrando grandi difficoltà nella produzione che spesso è rallentata dalla burocrazia. Solo quando il nostro settore riuscirà a trovare terreno fertile da parte delle Istituzioni riusciremo a raccogliere davvero i frutti del nostro lavoro”.
A concludere gli interventi, Miriam Diurni, presidente di Unindustria Frosinone: “Voglio evidenziare la necessità di fare sistema tra industria e agricoltura in entrambe le province. Le aziende sono in difficoltà per l’approvvigionamento delle materie prime, oltre che per l’aumento dei costì. Stiamo ripensando ai nostri modelli di business e, in questa direzione, il dialogo tra industria e agricoltura è da incentivare ma affinché si concretizzi e diventi costruttivo ci vuole una forte volontà politica”.