Dalle prime ore di questa mattina la Guardia di Finanza sta effettuando un vero e proprio blitz negli uffici del gruppo Pdl presso il Consiglio Regionale del Lazio. Ecco la conseguenza più evidente della bufera sui conti del partito regionale, innescatasi dopo la ‘defenestrazione’ dell’ex capogruppo alla Pisana Franco Fiorito. L’apertura di un fascicolo d’inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Roma, in questo senso, promette nuovi ed importanti sviluppi. La pubblicazione di fatture ‘pazze’ che nulla avrebbero a che vedere con l’attività politica, le insinuazioni, le velate minacce, presunti trasferimenti di denaro all’estero: non manca niente in questa guerra interna tra lo stesso Fiorito ed il resto del gruppo capeggiato da Battistoni, i cui risvolti non sono al momento prevedibili. Di sicuro, tutto ciò non ha fatto piacere a Renata Polverini, che senza mezzi termini ha preteso chiarezza nel più breve tempo possibile. Fiorito, che ha assunto Carlo Taormina come avvocato difensore, ha nel frattempo fatto sapere di essersi ufficialmente autosospeso dal Pdl, togliendo così le castagne dal fuoco ad un partito molto imbarazzato e tentennante. Naturalmente, è bene attendere le conclusioni dell’indagine, prima di poter trarre giudizi. Ciò che, invece, è più interessante capire, almeno ora, è come reagirà il partito a livello regionale e provinciale dopo aver perso uno dei suoi protagonisti più ‘pesanti’ (ricordiamo che in occasione delle elezioni regionali del 2010 riuscì ad accumulare oltre 26mila preferenze). Fare finta di nulla non servirà: l’opinione pubblica, che mai come in questo momento storico appare non più disposta a tollerare presunte leggerezze amministrative, non farà più sconti a nessuno. Inoltre, quale sarà il futuro di tutto quel ‘sottobosco’ che, intorno allo stesso consigliere regionale, continuava a prosperare e a raccogliere benefici? Anche in questo caso sembra difficile fare finta di nulla: probabilmente qualcuno, dalle nostre parti come altrove, si starà mangiando le mani!