Secondo una leggenda e testimonianze più o meno attendibili, nel Castello longobardo di Vicalvi, risalente all’XI secolo, si aggira il fantasma di una donna.
Durante il XV secolo, sotto il dominio Aragonese a Napoli, nel castello di Vicalvi viveva Alejandra Maddaloni, la moglie di un nobile di origine spagnola, spesso impegnato nella guerra contro gli Angioini. Essendo molto bella e quindi corteggiata dagli uomini, iniziò ad adescare degli amanti che venivano poi uccisi brutalmente dalla stessa Alejandra o con l’aiuto di un fedele servitore. I tradimenti e gli omicidi della donna andarono avanti per diverso tempo, fino a quando alcuni cadaveri furono ritrovati dagli abitanti della zona, che iniziarono a sospettare della Maddaloni e tali voci giunsero anche alle orecchie del nobile marito, che punì la donna facendola incatenare e murare viva.
Dopo la morte di Alejandra Maddaloni, nel corso dei secoli si sono succedute moltissime testimonianze di persone che hanno avvistato il fantasma di una figura femminile, preceduta a volte da un rumore di catene e lamenti, nei dintorni e nel castello di Vicalvi. Diventata per tutti la “Signora incatenata“, il fantasma di Alejandra Maddaloni apparirebbe a chi si avventura fino al castello o passeggia nei campi poco distanti. Si narra che anche nella sua forma spettrale cercherebbe di ammaliare giovani sprovveduti e magari trascinarli con sé nella tomba.
Una leggenda questa che attira nel borgo medievale del piccolo centro della Valle di Comino tanti curiosi che sperano di “incontrare” questa misteriosa figura tra le mura dell’antico maniero.
Carla Cristini
Fonte: viaggiamonellastoria-travelblog.org