di Gianni Fabrizio
Altro importante appuntamento del Centro di Studi Sorani il prossimo 23 febbraio, alle ore 17, presso la Sala S. Tommaso in Sora, Piazza Indipendenza. Nel ventennale della morte, sarà ricordato lo scultore nostro conterraneo Umberto Mastroianni; nipote di Domenico, grande artista eclettico; zio di Marcello, che Dino Risi definì “l’anima più bella del nostro cinema”. Dello straordinario artista del Novecento parlerà la professoressa Santina Pistilli, fondatrice e presidente del Centro studi ricerche e documentazioni Marcello Mastroianni. Nato a Fontana Liri il 21 settembre 1910, Umberto si formò a Roma presso lo studio dello zio Domenico per poi trasferirsi a Torino. Nel 1958 gli fu conferito il Gran premio alla Biennale di Venezia e nel 1973 il Premio Feltrinelli dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Titolare della cattedra di scultura all’Accademia di Bologna, da lui diretta dal 1961 al 1969, insegnò anche alle accademie di Napoli e di Roma. Il rifiuto della guerra è uno dei motivi che caratterizzarono l’impegno civile di molta della sua produzione artistica ispirata alla Resistenza e alla Liberazione. Di notevole interesse le sue scenografie di opere teatrali e i rilievi cromatici, i disegni, i bozzetti in legno, le incisioni cui furono dedicate rassegne antologiche a Torino, a Roma, a Ferrara, a Firenze. Una sala permanente gli è stata dedicata nel Museo d’arte moderna di Tokyo. Nel 1994 fu inaugurata la grande cancellata “Odissea musicale” all’ingresso principale del Teatro regio di Torino. L’artista morì a Marino, nella sua casa-museo, il 25 febbraio 1998. È sepolto nel cimitero di Carmagnola (Torino). Sue opere si ammirano in oltre 280 tra i più prestigiosi musei di tutto il mondo. Il Centro internazionale Umberto Mastroianni, sorto ad Arpino nel 1993, si è costituito nel 1999 in Fondazione Umberto Mastroianni ed ha sede attualmente nel Castello di Ladislao.
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