Dai consiglieri comunali di opposizione Antonio Farina e Roberto De Donatis riceviamo e pubblichiamo:
Sui giornali sembra che stia scoccando per Sora l'ora del Rinascimento, ma a noi pare più una profezia di Nostradamus, che una possibile evoluzione positiva di quanto vediamo in città. Al Sindaco Cantastorie siamo ormai abituati da tre anni ed i suoi proclami di vittoria sono il triste epilogo di vicende amministrative dubbie e sempre da noi contestate, in verità anche dalle nuove stampelle, che ora lo sorreggono maldestramente in consiglio comunale. E sono storie belle, ma prive di fondamento, quelle che ci propina con la solita comunicazione di regime.
Le minirotatorie di Piazza Risorgimento e di Via Costantinopoli-Cellaro, abbellite dal verde con i maxilampioni a grappoli, hanno dato sicuramente un'immagine suggestiva, ma poco rispondente alle norme, in quanto mancano i requisiti fondamentali che determinano la necessaria sicurezza: la chiarezza di percezione dell’incrocio per i conducenti in avvicinamento, la visibilità reciproca tra correnti di traffico in manovra e soprattutto l'inconfondibilità e chiarezza delle manovre consentite. Tra l'altro cotanto splendore stride in modo evidente con buche e dissesti a poche centinaia di metri e su buona parte delle strade periferiche della città. Per quanto riguarda i mutui contratti per le opere sugli impianti sportivi, in modo particolare il sintetico del Panico, non abbiamo condiviso la priorità data a questo genere di intervento, rispetto alle tante problematiche infrastrutturali della città. Nè abbiamo capito le ragioni per cui questa amministrazione ha proceduto alla indizione di un bando per l'affidamento a privati della gestione dell'intero complesso Panico. Fondi pubblici e gestione privata sono un connubio a nostro avviso poco digeribile, soprattutto di questi tempi. Ma non ci meravigliamo, perchè la stessa filosofia la ritroviamo in appalti "importanti", come quello dei 600.000 euro all'anno per 20 anni per la gestione e l'efficientamento della Pubblica Illuminazione. Con un vantaggio per il comune non stimabile, in quanto l'intenzione di questa amministrazione è di porre a base di gara l'Audit Energetico, meno di uno studio di fattibilità per capirci, mentre i comuni più virtuosi vanno in gara con il progetto definitivo, ossia avendo un controllo il più possibile stringente sulle ipotetiche offerte private e sui futuri ritorni per l'interesse pubblico. Un servizio che, in ogni caso, come abbiamo dimostrato in Consiglio Comunale potrebbe essere gestito in economia dal comune, attivando formule di leasing finanziario per la sostituzione degli apparecchi illuminanti, e contraendo mutui per il rifacimento ex-novo degli impianti di illuminazione, generando così notevoli flussi di cassa in entrata sul bilancio comunale da impegnare per migliorare la qualità dei servizi erogati.
Come pure la realizzazione del centro per anziani, dipinta come un'operazione brillante e all'avanguardia, è in realtà un procedimento di dubbia legittimità, inappropriato rispetto alla location e alla spesa effettuata. Tale procedura infatti è, a nostro avviso, viziata perché il terreno interessato da tale intervento risulta essere destinato a verde Pubblico attrezzato per attività sportive a servizio delle residenze, secondo il Piano Regolatore vigente. Una simile decisione è stata calata in un comparto già densamente popolato in prossimità di una zona periferica carente di standards urbanistici, senza sottoporla alla prescritta variante al Piano Regolatore da approvare in Consiglio Comunale. Anche per quest'opera il già gravoso canone annuo previsto per 20 anni è stato già aumentato con un altro colpo di mano da 88.000 euro a 92.000 euro, in virtù dell'acquisto di una striscia di terreno di pressochè nulla valenza. Un centro lontano da una fruibilità pedonale e non accessibile per la popolazione anziana, se non attraverso l'organizzazione di un adeguato servizio di trasporto pubblico, che aumenterà ancor di più i già esosi costi a carico del cittadino. Si doveva e poteva fare un'operazione migliore per la posizione centrale prevedendo il Centro Anziani nell'edificio che ospita l'attuale Biblioteca, dove si poteva ragionare su un progetto alternativo a quello in corso, con minori costi e migliore fruibilità, oppure investire sul cemento armato dell'edificio, che avrebbe dovuto ospitare la scuola all'interno del area ex Tomassi e che, invece, secondo questa amministrazione, dovrebbe diventare un parcheggio multipiano, contro ogni logica di difesa dell'interesse pubblico.
E ancora il Progetto nel fiume Liri, un progetto, che crediamo dannoso per le casse comunali e per l'aver toccato l'alveo e la sezione idraulica di un fiume, che già di suo possiede una potenzialità di rischio e per il quale andavano studiate opere che mitigassero tali criticità, piuttosto che accentuarle come si sta provvedendo a fare. Per fortuna l'arroganza propositiva senza confronto, come nel caso del progetto di sostituzione del verde di piazza Mayer Ross con assurdi gradoni di cemento rivestiti in pietra sembra essere stato mandato nel dimenticatoio dalla Soprintendenza che ha espresso un parere negativo, in linea con le nostre perplessità manifestate in Consiglio e si dovrà provvedere ad un altro tipo di intervento, ci auguriamo in armonia con la piazza. Sulla possibilità che questa Amministrazione sia in grado di intervenire con successo nella riqualificazione del Centro Storico è meglio stendere un velo pietoso, vista l'incapacità di provvedere alla prosecuzione dei lavori dei Contratti di Quartiere fermi al palo da quando si sono insediati, con problemi su problemi mai risolti e con un disagio enorme sopportato dai residenti e dalle attività commerciali del rione Canceglie. Altro che città sempre più "Smart" , meglio sarebbe essere Smart nel capire quanto opportuno sia andare prima possibile a casa e lasciare i sorani di nuovo liberi di scegliere.