Da Valeria Di Folco, portavoce cittadina del MoVimento 5 Stelle di Sora, riceviamo e pubblichiamo.
Alla conferenza indetta Partito Democratico di Sora per esaminare il progetto LIRIS “Marco Tullio Cicerone”, svoltasi lo scorso 30 ottobre, con la partecipazione del Sindaco, di personale tecnico del Comune e delle Società impegnate nei lavori per rendere navigabile per le canoe il fiume Liri, erano presenti anche alcuni attivisti del Meetup “MoVimento 5 Stelle Sora”, i quali hanno criticato con forza il progetto.
Senza soffermarsi sui dubbi di carattere amministrativo, tecnico e politico che sono stati esposti dagli attivisti e che troveranno ampio spazio nel prossimo incontro pubblico sul progetto “Liris” (Auditorium Vittorio De Sica, 6 novembre p.v., ore 21.00), si vuole porre l’attenzione su quanto pronunciato da uno dei partecipanti all’incontro. Questi ha affermato che “….per un’amministrazione spendere 100.000,00 € non è niente. È uno sfizio ….Se il progetto va bene e richiama turisti, bene. Altrimenti vorrà dire che sono stati spessi 100.000,00 €…”, per non dimenticare i circa 300.000,00 di fondi POR FESR. Ebbene, in un periodo di grave crisi economica, gli attivisti ritengono che un importo del genere non sia uno “sfizio” e può, anzi, deve essere utilizzato per altri scopi più importanti, ad esempio: per cercare di ridurre le tasse locali in favore delle famiglie numerose o di chi ha perso il lavoro; per far partire le mense scolastiche in tempo; per far partecipare il personale del comparto scuola ai corsi per la disostruzione delle vie aree (che il comune avrebbe dovuto far svolgere nel mese di settembre); per riparare qualche marciapiede, qualche buca nelle strade o rifarne la segnaletica. Gli esempi possono essere molteplici, ma parafrasando le parole del Sindaco apparse sulla stampa “permettetemi di crederci”….permettete a Sora di credere in un futuro diverso!
Si devono gettare le fondamenta di quella che sarà la nostra amata città tra 10, 20 o 30 anni, che città vuole la gente? Gli attivisti si “permettono di credere” in un Sora che:
– riservi opportunità ai giovani;
– sia vicina alle fasce sociali più deboli;
– valorizzi il turismo con la propria storia e cultura;
– sia in grado di rilanciare l’artigianato locale e la propria vocazione al commercio;
– abbia un ospedale in grado di rispondere alle esigenze sanitarie del territorio;
– sia più verde, vivibile e sicura.
– abbia più spazi e strutture per l'aggregazione sociale e per la cultura;
– investa in fonti energetiche rinnovabili e sistemi di trasporto sostenibili migliorando così la pessima qualità dell'aria;
Gli attivisti vogliono credere in qualcosa di meglio! Ed a tal fine lavorano.