Da Enzo Cinelli riceviamo e pubblichiamo.
Come ogni anno nel primo week end di settembre, l’amena piana di Campolarino sul versante papalino del “Verde Liri”, si trasforma in positivo. Migliaia di fedeli, provenienti da tutto il circondario e tanti emigranti, fanno visita e si fermano a pregare con devozione filiale davanti l’affresco “Maria SS.ma di Canneto” uno dei più antichi del territorio e collocato nella chiesa a Lei dedicata e risalente al XII secolo.
Don Marco Meraviglia, arciprete della parrocchia colligiana “S. Lorenzo Martire” ha rimarcato nel corso della sua toccante omelia che “ogni cristiano deve dedicare qualche ora del proprio tempo libero ad assistere gli anziani soli ed abbandonati dai familiari ricoverati presso la “Città Bianca” di Veroli o in altri luoghi di lunga degenza.” In migliaia hanno partecipato alla solenne Processione, con le note della banda musicale di Monte e la presenza di due compagnie locali che a piedi ogni anno dal 19 al 22 agosto si portano a Settefrati e la graditissima presenza del novantottenne canonico della basilica capitolina S. Giovanni in Laterano, mons Giovan Battista Proja.
Quest’anno a dare maggiore lustro ai tanti e sempre molto partecipati e sentiti momenti liturgici, tra cui la “marcia della Pace” di mercoledì scorso, la presenza del Cavaliere della Chiesa “S.Gregorio Magno” Antonio Mastromattei da Boston (USA). L’impegno di un coeso gruppo di amici Giancarlo, Maria Lucia, Pasquale, Pietro, Massimo, Simona, Agostino, Rosaria, Mario, Aleandro, Alessandro, Graziano, Quirino, Giuseppe e Pamela con la determinata responsabile del direttivo Maria Paglia, per settimane hanno sacrificato il loro tempo libero e spesso anche ore di lavoro per la questua ed organizzare al meglio le piacevoli e sempre affollate serate che si sono succedute di sera in sera, riuscendo ad accontentare tutti i generi musicali, con ben quattro stand gastronomici in cui poter degustare la polenta, la pecora in tutte le salse, arrostici e tante altre specialità culinarie ciociare, sapientemente cucinate.
Un plauso sincero a tutti loro per il impegno. Molto affollata anche la tradizionale fiera di merce e bestiame, una delle ultime ancora in vita in Ciociaria. I fragorosi e coreografici fuochi curati dalla rinomata ditta Claudio Mattei di Castelliri hanno chiuso i festeggiamenti, mentre le luminarie a led sono state curate da Francesco della Posta di Arpino.