Nel cuore, nella mente, nella memoria.
Gilberta Palleschi continua a vivere così per chi l’ha conosciuta ed anche per chi non sapeva nulla di lei, fino a quando la cronaca ha portato la sua vicenda alla ribalta: aggredita, dopo un tentativo di stupro, stordita, il suo corpo gettato in un dirupo. Per 40 giorni, tutti hanno trepidato per lei. Fino al più tragico degli epiloghi.
Nessuno dimentica. Troppo efferato il delitto, troppo profonda la ferita che ha provocato nella comunità.
E, così, anche domani, domenica 4 Gennaio, si avrà modo di ricordare Gilberta. Lo si farà con una messa di suffragio che verrà celebrata, alle ore 15.00, in contrada San Martino, località Laurita, laddove la professoressa di inglese, il 1 Novembre scorso scomparve.
L’invito a partecipare giunge dalla mamma Elia, dal fratello Roberto, dalla cognata Giuliana, dai nipoti Luca e Alessia, per ricordarla “a quanti ebbero modo di conoscerla ed apprezzarne le virtù”.