In data odierna si è tenuta presso la sede della Sezione Polizia Stradale di Frosinone la conferenza stampa relativa alle operazioni che nel corso dell’ultimo anno hanno portato, alla confisca di circa 200.000 litri di gasolio.
La particolarità dell’evento è legata all’esito dell’attività di indagine che ha prodotto come risultato l’affidamento da parte dell’Autorità giudiziaria di un cospicuo quantitativo di carburante confiscato ( circa 52.000 litri) equamente diviso tra la Questura di Frosinone ed i Vigili del Fuoco, grazie alla applicazione di una serie di normative ( la più recente la legge 43/2015 art. 5 bis) che prevedono l’affidamento in custodia giudiziale di prodotti energetici sottoposti a sequestro, finalizzata al potenziamento dell’attività di controllo del territorio ed al contrasto del terrorismo.
L’attività d’indagine in realtà ha avuto inizio nel periodo compreso tra l’agosto ed ottobre del 2014 quando alcuni operatori della Polizia Stradale della Sottosezione di Cassino nell’ambito di una mirata azione di contrasto al dilagante fenomeno del contrabbando di carburante proveniente dall’est europeo procedevano al sequestro di ben 7 Tir su ciascuno dei quali era trasportato con le stesse modalità prodotto petrolifero in condizioni non conformi alla prescritta normativa in materia di accise.
La complessa attività d’indagine Coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino nella persona della Dr.ssa Chiara D’Orefice, con l’ausilio dei tecnici di laboratorio dell’Agenzia delle dogane ed imprenditori locali ha fatto emergere che il documento che accompagnava le merci durante gli spostamenti e fonte di prova della esistenza di un contratto di trasporto tra mittente e vettore da esibire in caso di controlli da parte delle Guardia di Finanza presentava delle incongruenze poiché il destinatario era indicato in modo sommario e generico e gli autisti spesso ignoravano oltre che la destinazione di scarico anche il tipo di merce trasportata.
Inoltre si appurava che l’idrocarburo sequestrato mostrava livelli chimico-fisici che pur discostandosi in maniera pressoché irrilevante dagli specifici standard del gasolio era comunque assimilabile a quelli tipici del gasolio per autotrazione.
Il prodotto veniva infatti alterato grazie all’aggiunta di una minima quantità di additivo oleoso leggero, per sottrarlo all’imposizione fiscale delle accise che però aggiungendo pochi litri di benzina, riacquistava le caratteristiche del gasolio per autotrazione.
Una volta effettuati tutti gli accertamenti tecnici tesi a verificare la natura del prodotto e definito il quadro investigativo , la Procura della Repubblica di Cassino ha potuto pertanto riassegnarne una ingente quantità ad Enti Pubblici e Forze di Polizia: infatti al momento 26.000 litri sono stati devoluti per le esigenze della Questura di Frosinone e altri 26.000 ai Vigili del Fuoco della Direzione Centrale di Roma con l’aggiunta di altri 3.000 litri andati alla Polizia Marittima di La Spezia .