Da poco più di un mese, nel territorio della Compagnia di Pontecorvo, bande di criminali scorrazzavano da sud a nord mettendo a segno furti a ripetizione nelle abitazioni lasciate incustodite dai proprietari. Un fenomeno che stava prendendo sempre più piede creando angoscia e preoccupazione nella popolazione, che, ormai, viveva nel terrore e nella rabbia di chi, di fronte a tali episodi, avverte un forte senso di impotenza. Ed è proprio dalla recrudescenza del fenomeno che i Carabinieri di Pontecorvo hanno effettuato una attenta attività di analisi degli accadimenti studiando, giorno per giorno, località colpite e vie di fuga dei criminali e ciò per consentire di effettuare dei mirati servizi a largo raggio, già disposti dal Comando Provinciale di Frosinone, per contrastare l’arroganza di chi, sui territori, ha trovato terreno fertile per le proprie scorribande.
IL PRECEDENTE
Un primo forte segnale di contrasto era stato già dato nella notte del 16 novembre scorso quando gli stessi militari di Pontecorvo, nel cuore della notte, misero in fuga una banda di criminali, che, con un’auto rubata, avevano provato ad assaltare la filiale della Banca Popolare del Cassinate di Roccasecca. In quella occasione, però, complice il buio e un forte temporale che imperversava in quel momento, la banda riuscì, con una manovra fulminea, a far perdere le proprie tracce nella vegetazione retrostante.
IL CERCHIO SI STRINGE
Da quel momento, però, con uno sforzo notevole di risorse, che ha visto impegnato nel giro di un mese più di 180 pattuglie e 360 militari, i Carabinieri hanno stretto il cerchio intorno ad una delle batterie di criminali che stava terrorizzando tutto il territorio del basso versante laziale. Proprio dalla intensificazione dei servizi esterni, nella serata tra sabato e domenica, il personale della Stazione di Roccasecca, collaborati, in fase esecutiva, dai militari dell’Aliquota Radiomobile e dell’Aliquota Operativa della Compagnia hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due uomini (un 24enne incensurato e un 25enne con precedenti di polizia per violazione legge sugli stupefacenti), entrambi Albanesi, domiciliati a Acerra (Na), per i delitti furto in abitazione, ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale.
LA FUGA
In particolare, intorno alle 20 di sabato sera, dopo che erano stati effettuati alcuni furti in zona, i militari hanno cinto d’assedio il territorio creando un vero e proprio cerchio intorno alle località colpite. Strategia rivelatasi vincente, in quanto, sulla Casilina, all’altezza del Comune di Castrocielo una delle tante pattuglie impegnate nel dispositivo ha intercettato un’autovettura Skoda Fabia, con targa straniera, che era già oggetto di attenzione per la commissione di precedenti azioni delittuose. A bordo del mezzo venivano notati quattro soggetti ai quali è stato intimato alt, ma gli occupanti, non curanti delle indicazioni, hanno provato una disperata fuga sull’arteria, in quel momento piena di veicoli in transito, ma all’imbocco di una rotatoria, sono stati costretti a fermarsi perché si sono trovati di fronte un vero e proprio muro di carabinieri. A quel punto, non potendo più proseguire nella marcia, hanno provato ad abbandonare il mezzo per scappare nelle campagne circostanti, ma la prontezza degli operanti ha consentito di bloccare due dei quattro fuggitivi.
IL BOTTINO
La successiva ed immediata perquisizione dei fermati, e del mezzo su cui viaggiavano, ha consentito di rinvenire, nella disponibilità degli stessi, una cospicua somma di denaro, vari monili in oro, orologi e vari capi di abbigliamento, che, dai successivi accertamenti, erano risultati essere stati asportati, poco prima, presso l’abitazione di un 46enne di Pontecorvo, al quale, subito dopo, e previo riconoscimento, sono stati restituiti.
Sempre nel medesimo contesto, venivano altresì recuperati altri monili in oro e vari oggetti, verosimilmente provento di altri furti su cui si sta indagando, nonché passamontagna, cappellini, guanti in lattice, apparati ricetrasmittenti e diversi arnesi atti allo scasso, che sono stati sottoposti a sequestro, unitamente alla autovettura su cui viaggiavano. A quel punto, i malfattori sono stati condotti in caserma e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Cassino, sottoposti a fermo di indiziato di delitto e trattenuti presso le camere di sicurezza in attesa della convalida.
LA DENUNCIA
Nell’ambito degli stessi controlli serali, altre pattuglie hanno deferito, a piede libero, un 18enne senegalese, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e violazione leggi sugli stupefacenti, per i reati di furto aggravato e ricettazione. Il giovane, infatti, è stato bloccato all’interno di una macchina in sosta all’interno di una proprietà privata e nella quale aveva trovato rifugio subito dopo la commissione di un furto perpetrato, immediatamente prima, ad un giovane di Piedimonte San Germano. Proprio grazie alla perquisizione del ragazzo si è riusciti a recuperare un borsello contente telefoni cellulari e un mazzo di chiavi, asportati poco prima dall’interno dell’autovettura di proprietà di un 36enne di Piedimonte San Germano, nonché una carta di credito bancoposta, intestata a una 39enne di Roccasecca, risultata oggetto di furto, avvenuto nei giorni precedenti. La refurtiva, previo riconoscimento, è stata restituita agli aventi diritto.