
Vi hanno preso parte 11 elicotteri in totale, di cui 2 stranieri, che hanno effettuato circa 48 ore di volo totali e 65 missioni diurne e notturne, utili a simulare scenari tanto più verosimili a possibili emergenze SAR reali.

Circa un centinaio di tecnici e specialisti sono stati coordinati dal CNSAS, che ha fornito 16 squadre terrestri, 3 unità cinofile ed un team medicalizzato, a cui si sono aggiunte squadre di Esercito Italiano (Brigata Julia), Aeronautica Militare (16° Stormo Fucilieri dell’Aria) e Guardia di Finanza (Soccorso Alpino G.d.F.) che, dimostrando grande sinergia tra esse e con gli equipaggi, si sono dimostrate capaci di operare con
qualsiasi assetto e con le più diverse attrezzature adatte ai molteplici scenari addestrativi simulati, come verricelli, imbarco barelle, sbarco squadre e ricerca, ecc.

Un totale di circa 430 specialisti e volontari – tra cui molte Associazioni della Federazione Pronto Intervento Volontariato (Fe.P.I.Vol.) della Protezione Civile del Lazio – sono stati coinvolti a vario titolo nella complessa organizzazione e approntamento del Posto Base Avanzato (PBA) all’interno dell’aeroporto “G. Moscardini”, sede del 72° Stormo dell’Aeronautica Militare.

Il presidente del CNSAS Lazio, Roberto Carminucci, ha sottolineato:
“Per noi soccorritori, la Grifone rappresenta un momento fondamentale di incontro, confronto e, non ultimo, di conoscenza interpersonale tra i vari Corpi impegnati nelle emergenze. Desideriamo ringraziare l’Aeronautica Militare per essere il motore e il fulcro di questa preziosa opportunità, così come tutti gli enti partecipanti per la generosa condivisione di professionalità e umanità”.
Gli elicotteri – coordinati dall’A.M. – e le squadre terrestri – coordinate dal CNSAS del Lazio – hanno utilizzato aree dei Monti Simbruini e dei Monti Lepini per coprire tutta la possibile tipologia di missioni operative in ambiente impervio, evidenziando ancora una volta la competenza e le capacità tecniche di tutti i partecipanti.