Si è tenuta sabato la cerimonia di apertura ed inizio dei lavori per la riqualificazione del Vittoria, secondo teatro di proprietà comunale, con l’illustrazione delle diverse fasi tecniche, sull’area ove sono state attivate le prime lavorazioni edili e di restauro.
Erano presenti, in via Amendola, gli assessori Riccardo Mastrangeli, Rossella Testa, Elisabetta Tozzi, Angelo Retrosi e Massimiliano Tagliaferri, con i consiglieri Gianpiero Fabrizi, Igino Guglielmi, Giovambattista Mansueto, Danilo Magliocchetti, Corrado Renzi, unitamente al Direttore dell’Accademia di Belle Arti, Loredana Rea. Il taglio del nastro è avvenuto da parte del sindaco, Nicola Ottaviani, insieme alla piccola Gioia, una bimba di due anni che è stata “assunta” come testimonial, fisico ed ideale, della rinascita di una struttura teatrale sorta da circa un secolo ed acquistata, all’asta, dal Comune di Frosinone, per appena 70.000 euro.
“La nostra dimensione della concretezza – ha dichiarato il sindaco, Nicola Ottaviani – ha permesso l’apertura di questo nuovo grande cantiere, importante per la cultura e per il centro storico del capoluogo. Abbiamo chiesto ad una bimba, come tante, del nostro territorio, di inaugurare questo nuovo pezzo di storia della città, voltando pagina rispetto alle brutte figure rimediate in passato da vecchie amministrazioni, che avevano fatto ridere tutta l’Italia, facendo finta di inaugurare fantasiosi teatri lirici al Casaleno, mai visti in realtà, scomodando addirittura Carla Fracci e Gigi Proietti, i quali raccomandarono alla cittadinanza di vigiliare bene su quell’operato, avendo fiutato, prima degli altri, la tipica ‘sòla‘”.
L’arch. Elio Noce, dirigente del settore lavori pubblici, ha illustrato i dati tecnici delle operazioni di recupero della struttura acquistata dall’amministrazione. Realizzata nel primo dopoguerra, non è più attiva dal 1997 e possiede una pianta di ingombro che si collega direttamente con piazza Valchera. L’importo complessivo dei lavori è pari a 1.166.403,18 euro, con un contributo regionale di 666.000 euro con la compartecipazione comunale di 500.000 euro.
L’intervento prevederà un completo adeguamento della struttura, per una capienza di circa 260 utenti. La struttura andrà incontro a una riqualificazione completa, che includerà, tra le altre cose, un migliore utilizzo degli spazi della sala teatro con l’ampliamento del palcoscenico per poter allestire scenografie più consone all’utilizzo. Da cronoprogramma, sono previsti 540 giorni per la realizzazione dell’opera, inserita, dall’amministrazione, all’interno della pianificazione redatta per il centro storico, unitamente agli interventi programmati su largo Turriziani e i Piloni, alla riqualificazione del Tiravanti, all’ampliamento del museo archeologico e alla bonifica dell’intera area che insiste su via Amendola.
“La prossima settimana si procederà con la collocazione della gru – ha aggiunto il sindaco Ottaviani – Fino a poco tempo fa, il solo ipotizzare che Frosinone potesse contare su due teatri di proprietà comunale, sarebbe apparso una chimera. Invece, il nostro capoluogo possiede ormai, con il Nestor e il Vittoria, due strutture che rendono la nostra città una delle più avanzate del centro Italia. Va anche tenuto conto del fatto – ha aggiunto il sindaco Ottaviani – che al Nestor e al Vittoria si aggiungerà presto anche l’auditorium Colapietro, che sarà trasformato in uno spazio-teatro multifunzionale, per il quartiere di Selva Piana. Un capoluogo che voglia dirsi tale, infatti, necessita di spazi ad hoc per la creazione e la fruizione dell’arte e della cultura scenica. Il nostro Comune crede che l’investimento sulla cultura crei valore aggiunto, come moltiplicatore di energie sane per l’intera società e di promozione del territorio, costituendo, inoltre, un elemento di identità e di coesione sociale“.
Il Vittoria, dunque, sarà gestito dal Comune in “collaborazione con l’Accademia e con il Conservatorio di musica, unitamente alle altre realtà e compagnie locali – ha concluso il sindaco – Qui potranno anche essere tenuti i corsi relativi all’allestimento scenico, di supporto anche alle compagnie teatrali di Roma e Napoli che abbiano bisogno di spazi adeguati per mettere in scena le prime dei propri spettacoli”. (dal Comune)