IL PROGETTO

Frosinone – L’Istituto Bragaglia in campo contro il bullismo

“Noi Con Voi Possiamo Farcela”: azioni e interventi di prevenzione e contrasto al cyberbullismo attraverso un approccio peer to peer

L’Istituto Bragaglia di Frosinone, sede di Centro territoriale di Supporto (CTS) per la Provincia e Scuola capofila della Rete dei CCTTSS insieme agli altri CTS di Latina, Rieti, Viterbo e Roma ha presentato alla Camera dei Deputati il Progetto “Noi Con Voi Possiamo Farcela realizzato in risposta all’avviso pubblico per l’individuazione delle Istituzioni scolastiche beneficiarie delle risorse previste dal Decreto Dipartimentale del 26/04/2023, n. 513 – Assegnazione fondi per contrastare il fenomeno del cyberbullismo.

L’idea progettuale è basata su un modello di peer education-peer support e vedrà il coinvolgimento attivo degli alunni e degli studenti  delle scuole di ogni ordine e grado della regione Lazio. Gli allievi saranno gli agenti di cambiamento all’interno delle istituzioni scolastiche diventando referenti dei loro compagni e di tutti coloro che sono interessati a ricevere un aiuto rispetto a queste tematiche. L’obiettivo generale è quello di educare i giovani a un uso sicuro e responsabile delle nuove tecnologie e sostenere la capacità delle scuole e della comunità nel gestire efficacemente le situazioni problematiche, riducendo l’incidenza della violenza tra pari e del bullismo. Nello specifico il progetto prevede la realizzazione di seminari formativi a favore dei peer educator, azioni sistemiche su classe/classi, per informare sul tema del cyberbullismo e sui pericoli/danni connessi, promuovere/concorrere a ristabilire un buon clima relazionale, allenare competenze pro sociali con percorsi laboratoriali e l’utilizzo di metodologie didattiche innovative. Le attività del percorso offerte dai Centri territoriali alle singole scuole del territorio, aderenti al progetto pilota, si fondano su due parole fondamentali che sostanziano il messaggio che sottende all’idea progettuale: RETE e CURA.

Rete in quanto si tratta effettivamente di una rete istituzionale che intende prevenire e contrastare il fenomeno in oggetto, inoltre rete è la buona relazione che si vuole sollecitare tra i beneficiari degli interventi (docenti-famiglie-studenti e studenti con studenti). La seconda parola cura, fa riferimento al prendersi cura dell’altro, farsi carico di chi è nostro compagno di viaggio nel percorso educativo. Non solo gli insegnanti o gli educatori si prendono cura delle  le vicende degli studenti, ma gli stessi ragazzi avranno la possibilità di imparare e sperimentare il “prendersi cura” quale antidoto all’indifferenza e alla superficialità.

Si tratta di una iniziativa dall’alto valore sia formativo che di prevenzione di un fenomeno drammaticamente attuale e urgente sul quale intervenire per il benessere scolastico di tutti gli attori: studenti e docenti, comunità.