LA CERIMONIA

Frosinone – L’inestimabile valore della memoria

All’Auditorium diocesano il messaggio del Ministro Piantedosi e del Procuratore Guerriero
sul profondo senso della giustizia incarnato da magistrati come Fedele Calvosa

Dal presidente Mattarella al suo predecessore Pertini. Da papa Giovanni Paolo II a Liliana Segre. In un Auditorium Diocesano completamente sold out, alcune tra le più belle citazioni sui concetti di memoria, giustizia, sacrificio, rispetto e Costituzione sono riecheggiate nei momenti salienti che hanno contraddistinto una cerimonia ricca di emozioni e ricordi.

Questa mattina, alla presenza dell’ospite d’onore, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in occasione del 45° anniversario della ‘Strage di Patrica’, in cui furono barbaramente uccisi dai terroristi l’allora procuratore della Repubblica di Frosinone, il giudice Fedele Calvosa, il suo autista Luciano Rossi e l’agente della scorta Giuseppe Pagliei, si è svolto l’evento di commemorazione organizzato dal procuratore della Repubblica di Frosinone, dott. Rosario A.L. Guerriero; dal presidente del Tribunale di Frosinone, dott. Paolo Sordi e dall’Ordine degli Avvocati di Frosinone presieduto dall’avv. Vincenzo Galassi.

Alla manifestazione, presentata dalla vicedirettrice del Tg1, Mariarita Grieco, hanno preso parte le più alte rappresentanze militari, politiche, civili e religiose del territorio, la nipote del Giudice ucciso, la professoressa Lucia Calvosa, i figli e i familiari dell’allora procuratore di Frosinone e dei due agenti rimasti uccisi nell’attentato dell’8 novembre 1978. In via straordinaria, e nonostante i numerosi impegni, è arrivato a Frosinone anche il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, avv. Fabio Pinelli.

A portare i saluti il vescovo della Diocesi di Frosinone, mons. Ambrogio Spreafico; il prefetto di Frosinone, dott. Ernesto Liguori; del presidente della Provincia di Frosinone, Luca Di Stefano e del sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli.

A seguire, gli interventi del dott. Giuseppe Meliadò, presidente della Corte di Appello di Roma; del dott. Tonino Di Bona, sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma; del dott. Paolo Sordi, Presidente del Tribunale di Frosinone e dell’avvocato Vincenzo Galassi, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Frosinone.

Particolarmente intenso, dopo la testimonianza della nipote del Giudice, la professoressa Lucia Calvosa, l’intervento del Procuratore della Repubblica di Frosinone, il dottor Guerriero, che in un accorato discorso, rivolto soprattutto ai giovani e alla nutrita rappresentanza studentesca presente in sala, ha sottolineato l’importanza del ricordo, il valore di una memoria che deve ispirare le giovani coscienze e instillare nelle nuove generazioni l’orgoglio del sacrificio compiuto da magistrati e cittadini, come Fedele Calvosa, che hanno pagato con la vita la difesa della giustizia e l’attaccamento ai valori della Costituzione.

A chiudere la cerimonia le parole del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi che, dopo aver apprezzato lo splendido colpo d’occhio fornito dalle fasce tricolori dei sindaci e dalle divise di tutte le forze dell’ordine e sottolineato la grande valenza dell’iniziativa, ha evidenziato: “Con l’esempio di questi grandi eroi si è affermata un’Italia migliore, che si fonda sui principi di libertà, democrazia e civiltà, che combatte e vince la prevaricazione, la violenza e la sopraffazione. Aver sottolineato, dopo 45 anni, la valenza di una missione come quella del Giudice Calvosa non è soltanto ricordarne la memoria e l’operato ma è soprattutto un messaggio per il futuro, un insegnamento che resta costante nella riconoscenza che dobbiamo a tutti coloro che hanno sacrificato la loro esistenza per una società migliore e per il bene della nostra Repubblica. Per citare le parole che il già presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, proferì nel maggio del 2008, noi non dimentichiamo e non vogliamo che venga mai dimenticato il nostro debito nei loro confronti”.