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Frosinone – Archivio notarile, chiusa la sede per ragioni di sicurezza

La sede dell’Archivio Notarile di Frosinone chiude al pubblico. È questa la decisione che è stata assunta ieri mattina nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali che ha visto la presenza del segretario generale della Cisl Fp Frosinone Antonio Cuozzo, di Sara Fabrizio della Segreteria Cisl Fp Frosinone e di Vittorio Simeone della Segreteria Generale Cgil Fp. Nei giorni scorsi le sigle di categoria avevano sollevato la questione relativa alla sicurezza dello stabile. Una struttura non più a norma e che presentava numerose criticità che mettevano seriamente a rischio l’incolumità dei dipendenti e dei cittadini.

Nel corso della riunione  i sindacati hanno espresso le loro forti preoccupazioni rimarcando la necessità di porre in essere un intervento risolutivo per l’incolumità pubblica. Al termine della riunione è stato stabilito che la sede dell’Archivio Notarile di Frosinone resterà chiusa, a chiunque, fino al prossimo 31 luglio. Inoltre, fino a quella data, per il disbrigo delle pratiche si valuterà la possibilità del trasferimento del personale dell’ufficio.

«Non era più possibile proseguire l’attività lavorativa nelle condizioni attuali – hanno affermato il segretario generale della Cisl Fp Frosinone Antonio Cuozzo e Vittorio Simeone della Segreteria Generale Cgil Fp – Nelle scorse settimane abbiamo più volte sollecitato un intervento risolutivo, le condizioni strutturali erano precarie e mettevano seriamente a rischio i lavoratori e i cittadini che si recavano all’interno della sede. Per questo motivo abbiamo chiesto con forza un incontro per analizzare la situazione e trovare le dovute iniziative da mettere in campo. Oggi si è raggiunto un primo obiettivo, e anche il più importante, che riguarda la messa in sicurezza di tutti i dipendenti. La decisione di chiudere gli uffici è stata inevitabile, le criticità infrastrutturali che erano state evidenziate anche dai tecnici incaricati non permettevano di procrastinare oltre. L’obiettivo primario deve essere, sempre, quello della tutela dei lavoratori e delle lavoratrici. Da parte nostra continueremo a essere vigili affinché questo rappresenti solo il primo passo di un percorso che dovrà portare alla riapertura dell’Archivio con una sede sicura ed efficiente».

Foto d’archivio