A firma del Presidente emerito Associazione Italiana Wilderness, Germano Tomei, riceviamo e pubblichiamo:
Ancora una volta lungimiranza e saggezza nel territorio del letterato, politico e filosofo Marco Tullio Cicerone! Ormai la scelta delle Aree Wilderness è divenuto quasi un brand per i Comuni della Ciociaria; un brand per il turismo in una terra bellissima e ricca di vestigia storiche, di paesaggi e di valori naturalistici. Forse in quel popolo qualcosa è effettivamente rimasto ancora oggi della saggezza e cultura di Cicerone, che ad Arpino, poco lontano e sovrastante sul paese di Fontana Liri, ha avuto i natali. E forse non a caso proprio a Fontana Liri è anche nato il famoso Marcello Mastroianni e, poco lontano, a Sora, il regista che lo ha diretto in tante occasioni: Vittorio De Sica.
Da ieri Fontana Liri sarà anche nota per essere il 18° Comune della ex Provincia di Frosinone ad aver deliberato un’Area Wilderness, la 67° in Italia. Una scelta per la quale siamo grati a tutta l’amministrazione comunale, compresa la minoranza, per il loro unanime voto di approvazione; certi che l’iniziativa andrà solo a beneficio del Paese.
Un impegno di salvaguardia per alcuni settori del proprio territorio comunale rimasti ancora integri, suggestivi e meritevoli di essere preservati per la posterità, ma anche quali attrattori per un turismo ecologico di qualità. Non grandi cose, ma un mettere etichette senza le quali anche il turismo non prospera; etichette che ad una serietà di impegno di salvaguardia non richiede necessità di “punizioni” per la popolazione locale, le loro arti e mestieri di antica memoria ed il mondo rurale in cui si sono mantenuti, come finirebbero per fare in un’area protetta da vincoli statali o regionali. Invece, l’Area Wilderness è l’autonomia fatta vera democrazia e libertà di scelta.
Questa sono l’Area Wilderness Gola del Rio Arimucci e la Zona di Tutela Ambientale Fossa del Monte. La prima estesa su 75 ettari lungo il corso del ruscello omonimo, dove questi scende infossato in una gola rimasta in gran parte selvaggia benché appena sottostante l’antico borgo di Fontana Liri; qui, verso la fine del 1800, vi fu fatta transitare un tratto delle linea ferroviaria che da Avezzano, in Abruzzo, porta a Roccasecca e Cassino; una vecchia linea rimasta tale e quale, con le sue antiche e belle strutture murarie, ponti e gallerie, senza linea elettrica e che, da qualche tempo, si sta cercando di trasformare in un’attrazione turistica. L’Area Wilderness non potrà che favorire questa saggia scelta.
Un’altra caratteristica locale, questa volta legata al mondo religioso locale, è la presenza del Santuario della Madonna di Loreto, anch’esso inserito nel contesto ambientale e paesaggistico circostante, che lo valorizza, quasi nascosto in un angolo della gola ma facilmente raggiungibile con una strada.
Ma la Gola del Rio Arimucci possiede anche dei pregi naturalistici, pregi che dovranno essere meglio studiati, ma che già la sola presenza di una colonia di Granchio di fiume (Potamon fluviatile), l’unica specie italiana di questo genere, ormai presente solo in pochi laghi e corsi d’acqua della parte occidentale e meridionale della penisola ne fa un luogo di valore biologico. I boschi che si estendono lungo le sponde ed i declivi della gola sono perlopiù di macchia mediterranea, con Leccio, Terebinto, Orniello, Carpino nero, Roverella, Ginepri, Corbezzolo ed Albero di Giuda.
Con la stessa deliberazione, approvata all’unanimità dal Consiglio comunale, è stata anche designata la Zona di Tutela Ambientale “Fossa del Monte”: un fenomeno dolinico di altissimo valore naturalistico per la sua caratteristica geologica di “pozzo dolinico da crollo” con una cavità interna mai completamente studiata; un fenomeno rimasto quasi sconosciuto ai più. La sua bellezza è evidenziata anche dal fatto che è rimasto racchiuso nel suo contesto ambientale originale, formato da una macchia mediterranea che, sebbene spesso interessata da incendi, rappresenta una macchia di verde prossima al paese e paesaggisticamente dominante su di esso. Ad essa in futuro si potrà eventualmente accedere con una sentiero naturalistico da studiarsi.
Piccole gemme di natura selvaggia che potranno fare da contraltare all’altra gemma naturalistica di Fontana Liri: la cosiddetta “solfatara”, acque sulfuree che fuoriescono formando un piccolo lago posta ai piedi del monte, trasformato in un’area turistica attrezzata ed urbanizzata.