“Per il Comune di Fontana Liri la legge è un optional?”.
Questa domanda se l’è posta Giulio Sacchetti dopo la delibera consiliare del 15 maggio scorso con la quale l’assise comunale ha ritenuta legittima la convenzione già sottoscritta nel mese del marzo scorso con il Centro Anziani del luogo.
All’epoca, lo stesso Sacchetti, in qualità di socio, aveva segnalato non solo che la stessa convenzione era stata adottata prima della scadenza dei sei mesi dall’iscrizione dell’APS in questione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore – Runts – (come previsto dall’art. 56, comma 1, della legge 117//2017) ma che persino la registrazione stessa risultava essere anomala, poiché il responsabile legale indicato non era il Presidente in carica del sodalizio, bensì un’altra persona.
“A seguito di tale segnalazione – ha precisato Sacchetti – è stato convocato il Consiglio comunale del 15 maggio scorso e la decisione assunta è stata sconcertante: anziché sospendere la convenzione approvata, in attesa della corretta iscrizione al Runts del Centro Anziani di Fontana Liri, il patto è stato convalidato”.
Tale decisione, secondo Sacchetti, sarebbe in evidente contrasto con la normativa vigente del settore e, per tale ragione, lo stesso ha espresso la volontà di voler dare conoscenza del fatto sia all’assessorato competente della Regione Lazio, sia al preposto ufficio del Runts (presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale) sperando che siano presi i dovuti provvedimenti del caso.