Da Franco Zunino, Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness, riceviamo e pubblichiamo:
“Peggio per te se non vuoi mangiare l’erba!” Sembra questo il messaggio che le autorità hanno lanciato all’orso con l’ultimo provvedimento, che gli studiosi (e i politici che li sostengono!) delle nuove generazioni; pretendendo che improvvisamente ritorni ai tempi in cui nella Marsica l’uomo stava ancora nelle caverne.
Siamo ai primi di maggio e, per quanto noto, nessuna iniziativa di aratura di campi per semine a perdere a suo favore. Nessuna accordo per riportare almeno qualche altro gregge di pecore sugli antichi pascoli ormai tutti abbandonati (a Pescasseroli esistono solo più due o tre pastori e con poche pecore ognuno: tutti hanno ormai rinunciato ad allevarle, stanchi di subire danni e di dover mantenere a loro spese orsi e lupi).
Le dichiarazioni ed assicurazioni, indagini e relazioni degli organismi competenti (ASL e associazioni allevatori) hanno negato il focolaio di tbc sugli animali domestici: (TUTTI TENUTI SOTTO CONTROLLO) non è servito a nulla! La stessa ex Presidente della Provincia ed ora parlamentare Pezzopane ne ha messo in dubbio l’origine. Ma bisognava colpire i supposti nemici dell’orso, e lo si è fatto: l’orso ha fame e si emanano divieti che, di fatto, ne riduce ancora più le possibilità alimentari! La Regione Abruzzo, con un decreto ha proibito il pascolo in un’area a cavallo di tre Comuni della Marsica, dove da anni i cosiddetti “salvatori degli orsi” vanno invano cercando le prove di una tbc letale per l’orso (un solo caso, dubbio, e alcuni anni fa!): qualcuno ha picchiato il pugno sul tavolo ed emanato un decreto che arrecherà certamente notevole danno economico agli addetti alla pastorizia (quella che poi si dice che dovrebbe produrre cibo qualificato da vendere nei negozi dei paesi del Parco col marchio di qualità!) e nessun aiuto all’Orso: l’orso ha fame e si emanano divieti! Come se non ce ne fossero già fin troppi, perlopiù inutili! Pecore, aratri e mais, non di divieti ha bisogno l’orso, ed anche l’economia della zona. Ci auguriamo che alle prossime elezioni gli elettori d’Abruzzo se ne ricordino!
E intanto, tutti ad incrociare le dita “aspettando primavera” ed i cuccioli che dovrebbero far crescere il numero degli orsi marsicani, così da consentire altri giochini di prestigio alle autorità!
La tbc, se c’è, va debellata curando o abbattendo gli animali infetti, non proibendo il pascolo, che non risolve alcun problema per la limitatezza – quasi ridicola! – del vincolo e perché non evita il pascolo agli animali selvatici (altrettanto a rischio di essere infetti, se non addirittura loro i veri portatori sani, come la stessa Pezzopane alluse) e colpisce invece diritti ancestrali ed inalienabili che certamente gli allevatori faranno valere, con ripercussioni di responsabilità che la Regione scarica sulle spalle dei Sindaci: auguriamoci che ci sia un giudice “a Berlino” anche per gli allevatori… e per l’orso!
L’orso ha fame, e gli si offre un decreto! Quando leggeremo di altri orsi morti sapremo a chi dire “grazie”!